Sant’Avendrace resta un quartiere in attesa. I cantieri sono formalmente aperti, ma l’accelerazione annunciata nei mesi scorsi non si è mai concretizzata. A denunciarlo è la consigliera comunale all’opposizione Alessandra Zedda, che punta il dito contro i ritardi che continuano a penalizzare residenti e attività della zona.
«I cantieri sono tutti in corso, ma non c’è stata l’accelerazione che ci sarebbe dovuta essere», spiega Zedda, sottolineando come la situazione di stallo riguardi diversi interventi strategici. Non solo il progetto di ristrutturazione e rigenerazione urbana di Sant’Avendrace, ma anche l’attuazione della cittadella finanziaria al Palazzo delle Entrate, che risulta ancora bloccata.
Secondo la consigliera, le risorse economiche non mancano. «Ci sono dei soldi in bilancio – precisa – ma si continua a rimandare. È evidente che il completamento delle opere e qualsiasi reale stato di avanzamento potranno arrivare solo dopo l’approvazione del bilancio». Un rinvio che, però, pesa direttamente sulla vita quotidiana dei cittadini.
«Il dato più grave è che i residenti stanno ancora aspettando», afferma Zedda. Un’attesa che riguarda anche la possibilità di tornare a usufruire di spazi pubblici fondamentali, come l’ex circoscrizione, che avrebbe dovuto essere restituita al quartiere e che invece resta inutilizzata.
E mentre su Viale Sant’Avendrace compaiono le luminarie, il contrasto con la realtà circostante appare evidente. «Le luci nella via principale non bastano a illuminare la condizione in cui versa il quartiere», denuncia la consigliera, parlando di un’operazione più estetica che sostanziale, incapace di mascherare i ritardi e le criticità strutturali.
Sant’Avendrace, dunque, resta sospesa tra annunci e promesse non mantenute. E per i cittadini, conclude Zedda, «la vera riqualificazione non passa dalle decorazioni, ma da cantieri che avanzano, servizi restituiti e risposte concrete».












