Cavalli e caprette per favorire lo sviluppo socio-emotivo dei giovani tra i 13 e i 18 anni: alle battute conclusive il progetto “La libreria degli animali” che ha coinvolto decine di adolescenti tra giochi e attività aprendo un dialogo sulle opportunità di educazione, di aggregazione e di interazione tra loro. Un anno di lavoro, di conoscenza, educazione e creatività è quello che ha coinvolto il team, capitanato da Chiara Marongiu e da Jessica Pontis, e che ha trovato supporto negli amministratori che hanno sposato il progetto sociale rivolto ai più giovani: un modo alternativo per insegnare e rafforzare la crescita anche grazie al supporto degli amici a quattro zampe che, senza parole ma con gesti e modi che sono più comunicativi, molte volte, di quelli degli esseri umani, hanno regalato la percezione di un mondo tutto da scoprire. I prossimi giorni si terrà un incontro tra gli organizzatori, amministratori, educatori per raccontare i risultati ottenuti, assai soddisfacenti considerato l’alto numero di adesioni, e il consenso ottenuto dai giovani partecipanti. I metodi usati?
Educazione all’aperto, educazione ambientale ed attività assistite con gli animali che sono state sperimentate e analizzate dai partecipanti, valutando il loro impatto a breve-medio termine sulla sfera sociale ed emotiva dei giovani. Attraverso questa analisi i partecipanti hanno sviluppato anche le loro competenze meta-cognitive e la loro capacità di apprendere ad apprendere, competenza chiave per l’apprendimento permanente definita dalla Commissione Europea. Tante le attività che si sono svolte: incontri e lavori di sensibilizzazione alle scuole.
Tre eventi tematici presso il Rifugio l’Oasi Felice degli Animali (Carnevale, Pasqua e Natale) con attività assistite con gli animali.
Il campo estivo per giovani presso il Rifugio. Tavoli tematici durante due eventi pubblici organizzati presso il Rifugio coinvolgendo dei “decision makers” come insegnanti, dirigenti scolastici,
operatori e responsabili di comunità alloggio e di centri d’accoglienza per minori, assistenti sociali dei comuni limitrofi e di vari enti pubblici che si occupano dello sviluppo e del benessere dei giovani, assessori di pubblica istruzione, politiche sociali e giovanili.
Durante il campo estivo, inoltre, i giovani partecipanti hanno elaborato, con il supporto degli educatori del Rifugio e di una psicologa esperta nell’ambito di sviluppo socio-emotivo, una serie di libretti illustrati utili per lo sviluppo dell’intelligenza emotiva, attraverso i racconti e le storie degli animali ospiti del Rifugio. Non solo: molte attività sono state sviluppate dai giovani al fine di renderli parte integrante del progetto e renderlo capaci e consapevoli di poter creare, realizzare, il percorso da seguire.












