Sanità nel caos, lunga fila di ambulanze fuori dal Brotzu, circa 40 pazienti in attesa di essere visitati e la stima supera le 8 ore: mentre i vertici regionali discutono sulle nomine dei nuovi dirigenti, chi sta male deve fare i conti con guardie mediche scoperte, medici di base a singhiozzo e file interminabili ai punti di primo soccorso.
Un fine anno da “codice rosso”, vietato ammalarsi e chi paga le conseguenze maggiori di questa sanità ferita sono i cittadini: la situazione attuale nei pronto soccorso di Cagliari è drammatica. Lo confermano le immagini delle ambulanze in fila e i tabelloni in tempo reale che raccontano di 12 codici arancione in attesa di essere visitati, per tutti gli altri, 35, ci sarà da aspettare non meno di 8 ore. Medici in affanno, instancabili che mai si fermano tra urgenze e corsie, una gran mole di lavoro tra le mani di chi cura e salva le vite umane.
Non rimane che attendere, aspettare il proprio turno e il nuovo anno, con la speranza che qualcosa possa cambiare in questa zoppa sanità sarda, quasi paralizzata, dove anche i pazienzi in possibile pericolo di vita devono aspettare prima di essere visitati nel più grande ospedale del Sud Sardegna.








