Tutto come previsto, non si salva neanche la legge che decapita le asl approvata dal consiglio regionale e fortemente voluta dalla presidente Todde, tanto da far slittare la finanziaria ancora in alto mare con la spesa in Sardegna bloccata da quattro mesi: l’ufficio legislativo del ministero della Salute, guidato dal consigliere Andrea Giordano, ha formalmente richiesto al governo di impugnare la legge di riforma del sistema sanitario della Regione Sardegna. La richiesta riguarda in particolare proprio la norma che prevede la nomina di commissari straordinari per le aziende sanitarie locali (asl) entro 45 giorni dall’approvazione della legge. Il termine per la nomina sta per scadere, e l’ufficio legislativo ha sollevato preoccupazioni sul fatto che tale disposizione violi principi costituzionali e normativi esistenti, in particolare riguardo all’impossibilità di attuare un sistema di nomine automatiche.
La nota sottolinea che la corte costituzionale e diverse leggi nazionali stabiliscono che non sia possibile attuare uno “spoil system” per la nomina di dirigenti pubblici in modo automatico. Per questa ragione, l’ufficio legislativo ha chiesto al governo di impugnare gli articoli 5, 7 e 13 della legge regionale, che introducono questa procedura. L’impugnazione, se accolta, potrebbe bloccare temporaneamente l’attuazione di queste disposizioni, aprendo un ulteriore dibattito sul futuro della riforma sanitaria sarda.












