In Sardegna il disastro della sanità colpisce anche le vaccinazioni obbligatorie. Quelle, per intenderci, a cui vengono sottoposti i bambini sin da piccolissimi per proteggerli da malattie un tempo non debellabili. E dunque, come se non bastassero i continui disservizi di un settore che non risponde più in alcun modo a bisogni ed esigenze dei cittadini sardi, arriva anche il verdetto della fondazione Gimbe: in Sardegna i target le coperture per le vaccinazioni obbligatorie restano ancora un miraggio da raggiungere. Anzi, la percentuale delle vaccinazioni è addirittura scesa nel 2021 rispetto al 2019 e 2020, anni nei quali il servizio sanitario nazionale e regionale ha dovuto fare i conti con il Covid-19. Una situazione che, sottolinea Gimbe, espone la popolazione a una situazione di potenziale rischio.
Sono dieci le vaccinazioni obbligatorie suddivise in formulazioni: 6 incluse nel vaccino esavalente (anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-pertosse, anti-epatite virale B, anti-Haemophilus influenzae tipo b), tre nel vaccino trivalente (anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite), oltre all’anti-varicella.









