San Gavino Monreale, 20 mila persone hanno assistito ieri alla grande sfilata di carnevale, “tutto si è svolto senza nessun intoppo”: “Dal punto di vista della sicurezza non ci sono stati grandi interventi e questa è sicuramente la prima soddisfazione che possiamo manifestare”. Queste le parole del sindaco Stefano Altea che, al di là dei grandi numeri registrati, manifesta positività per il fatto che il divertimento, quello sano, vero autentico che impone il carnevale, sia stato il gran protagonista della giornata. Tantissimi giovani che hanno ballato, cantato, hanno socializzato tra loro: in visita agli altri carri durante la sfilata e poi tutti insieme alla kermesse conclusiva. Tutti hanno vinto, insomma, la classifica, per questo aspetto, è un podio affollatissimo. Certo, qualcuno ha alzato il gomito, innegabile, ma niente di particolarmente rilevante, e constatare che niente di grave è successo è un grande sospiro di sollievo. Non scontato: il recente passato e quello più lontano segnano infatti il carnevale come motivo di insicurezza per gli amministratori locali: dalla morte del povero Marco avvenuta l’altro ieri a un tuffo nelle gelide acque del fiume Mannu a Samassi, 2013, che, solo grazie al pronto intervento delle forze dell’ordine, è stato evitato il peggio. Festa bloccata in paese, regole severe da quell’anno in poi, hanno accompagnato le sfilate. La vita dei ragazzi impone delle strette misure mirate perché prevenire è meglio che curare.
“È il primo anno di questa amministrazione nell’organizzazione del carnevale e vorremmo che questo fosse l’inizio di un percorso che vedrà il nostro Carnevale Storico crescere sempre di più”.
“Il giorno dopo la grande sfilata – spiega Riccardo Pinna, assessore alla cultura e al turismo – siamo felicissimi. Ancora un po’ stanchi certo, ma quella di ieri è stata una grande festa di popolo per San Gavino, che si è confermata come capitale del carnevale di carta pesta. Un’edizione un po’ rinnovata nel percorso e nell’organizzazione che ci ha dato ottimi risultati sia in termini di partecipanti che come spettatori. Abbiamo visto il paese pieno fin dalla mattina di tanti turisti, quindi un successo anche per le attività commerciali”.
Dopo la sfilata quasi un migliaio di maschere ha scelto di continuare a ballare nell’area PIP dove si sono svolte le premiazioni e il rogo de su Baballotti. L’edizione 2025 del Carnevale Sangavinese da record, insomma, ben 26 carri allegorici e gruppi mascherati provenienti da tutta la Sardegna. La partecipazione massiccia dei migliori artisti della carta pesta e di decine di migliaia di spettatori ha riaffermato il nome di San Gavino Monreale come uno dei centri più importanti del Carnevale isolano, un carnevale che strizza l’occhio ai grandi carnevale italiani di Viareggio e Cento e che per ovvi motivi è differente da quelli tradizionali sardi ma che ogni anno richiamo una folla festante che vuole ballare al ritmo di musica.
“È il primo anno di questa amministrazione nell’organizzazione del carnevale e vorremmo che questo fosse l’inizio di un percorso che vedrà il nostro Carnevale Storico crescere sempre di più”.
“Il giorno dopo la grande sfilata – spiega Riccardo Pinna, assessore alla cultura e al turismo – siamo felicissimi. Ancora un po’ stanchi certo, ma quella di ieri è stata una grande festa di popolo per San Gavino, che si è confermata come capitale del carnevale di carta pesta. Un’edizione un po’ rinnovata nel percorso e nell’organizzazione che ci ha dato ottimi risultati sia in termini di partecipanti che come spettatori. Abbiamo visto il paese pieno fin dalla mattina di tanti turisti, quindi un successo anche per le attività commerciali”.
Dopo la sfilata quasi un migliaio di maschere ha scelto di continuare a ballare nell’area PIP dove si sono svolte le premiazioni e il rogo de su Baballotti. L’edizione 2025 del Carnevale Sangavinese da record, insomma, ben 26 carri allegorici e gruppi mascherati provenienti da tutta la Sardegna. La partecipazione massiccia dei migliori artisti della carta pesta e di decine di migliaia di spettatori ha riaffermato il nome di San Gavino Monreale come uno dei centri più importanti del Carnevale isolano, un carnevale che strizza l’occhio ai grandi carnevale italiani di Viareggio e Cento e che per ovvi motivi è differente da quelli tradizionali sardi ma che ogni anno richiamo una folla festante che vuole ballare al ritmo di musica.












