Samassi, il sindaco sardo che si batte per l’integrazione scolastica: “Mense per tutti i bimbi, italiani e stranieri”

La mensa scolastica è integrazione. Questa è una certezza per Enrico Pusceddu, sindaco di Samassi, che ha scritto una lettera a Sara Casanova, primo cittadino del comune di Lodi: “Venite a vedere da noi in Sardegna qual è la vera integrazione scolastica nelle mense tra bimbi italiani e stranieri”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

La mensa scolastica è integrazione. Questa è una certezza per Enrico Pusceddu, sindaco di Samassi, che ha scritto una lettera a Sara Casanova, primo cittadino del comune di Lodi. La cronaca nazionale di questi giorni riporta in prima pagina la vicenda dell’iniziativa del comune lombardo che chiede una certificazione aggiuntiva ai genitori dei bimbi extracomunitari per disciplinare i servizi scolastici come mensa e scuolabus. Una regola che metterebbe in seria difficoltà oltre trecento famiglie poiché si tratta di un documento del proprio paese d’origine che attesta che non possiedono nulla. Il documento va anche tradotto in italiano. Molti stranieri, a causa della difficoltà di ottenere questa dichiarazione, rinunciano alle agevolazioni e molti di loro non riescono a pagare la tariffa dello scaglione più alto.

In seguito a ciò Enrico Pusceddu si è reso disponibile per risolvere questa situazione. In una nota dichiara che “noi siamo una Comunità ormai multietnica (convivono con i samassesi cittadini di altre 15 nazionalità) e anche noi Amministratori sardi combattiamo ogni giorno tra mille difficoltà per cercare di far quadrare i conti senza ridurre i servizi resi a chi risiede nel nostro territorio. A questo proposito” scrive Pusceddu “ho letto con rammarico che le disposizioni contenute nella delibera da Voi adottata per “regolamentare” il servizio di ristorazione scolastica, prevedono percorsi di certificazione dello status sociale (necessari per accedere agli sgravi sui costi della mensa) differenti per i bambini non italiani che frequentano le vostre scuole. Questo, come ben sapete, e come sicuramente volete evitare, rischia di ripercuotersi sui servizi resi ai bambini che come Sindaci abbiamo il dovere di tutelare nel loro percorso di formazione. Ma non solo, rischia anche di vanificare indirettamente il lavoro che ogni giorno fanno gli Amministratori che investono risorse ed energie sui temi dell’integrazione sociale e culturale dei nostri studenti a cui raccontiamo che i bambini sono tutti uguali, sono semplicemente bambini. Penso condividiate che la necessità di far quadrare il bilancio e la giusta lotta ai “furbetti” non possa e non debba intaccare i servizi da rendere ai bambini. Per questo” sottolinea il sindaco “volevo proporvi di collaborare. Sarebbe un piacere ospitarvi a Samassi per parlare di ristorazione scolastica. Non abbiamo nulla da insegnare ma un confronto potrebbe essere utile. Nel nostro piccolo possiamo andar fieri di un pluripremiato servizio di “mensa scolastica” (di recente ci è stato assegnato il titolo di miglior mensa scolastica d’Italia) che riesce a coniugare l’altissima qualità degli alimenti offerti ai bambini a costi assolutamente contenuti per le famiglie. È un progetto pilota che ormai da 6 anni produce ottimi risultati e che in tanti Comuni stanno seguendo.

Un pasto costa all’Amministrazione pubblica poco meno di 5 euro e di questi solo 2 euro sono a carico delle famiglie. Non ci sono distinzioni di nessuna natura per i bambini e ancor meno per nazionalità di provenienza. Gli aspetti di natura amministrativa (carte, bolli, documenti e certificati) sono ridotti al minimo a fronte di una quasi assente evasione contributiva da parte delle famiglie, anche tra le più indigenti. Insomma è un progetto che funziona. Tutti coloro che frequentano le scuole a Samassi godono dei medesimi servizi e gli “italiani” sono i primi a chiederci di lavorare in questa direzione perché ogni euro investito in integrazione sociale (la mensa scolastica è la regina delle integrazioni) è un euro che risparmiamo in servizi assistenziali, oltreché un euro investito in educazione civica dei futuri cittadini italiani. Di tutto ciò mi piacerebbe parlare con Voi rinnovando l’invito ad avervi nostri ospiti. Nel frattempo” conclude il sindaco di Samassi “se fosse necessario, ci rendiamo disponibili ad attivare qualsiasi iniziativa, anche di natura economica, per supportare il Comune di Lodi nella fornitura dei pasti a tutti i bambini stranieri che avessero difficoltà a produrre le certificazioni da Voi richieste”.


In questo articolo: