Ha puntato sull’asporto quando era ancora vietato far accomodare i clienti in sala e, da lunedì scorso, dopo aver fatto una poderosa sanificazione, ha riaperto totalmente il locale. Gianfranco Deidda, Basilio, storico ristoratore di Cagliari, spiega ai suoi colleghi titubanti come poter riaprire in totale sicurezza: “Non nego che ci sono tante regole da osservare e da rispettare ogni giorno. Per la sanificazione abbiamo seguito i consigli dell’Haccp sui prodotti da utilizzare, e abbiamo messo dei cartelli che indirizzano il cliente sin dall’ingresso, tra il ricordo della mascherina, obbligatoria, al gel per le mani da utilizzare. La mascherina può essere levata solo quando si è a tavola, mentre noi della sala dobbiamo utilizzarla sempre, insieme ai guanti in nitrile, adatti a toccare gli alimenti”. Le paure di tanti suoi colleghi ristoratori sono legate anche al distanziamento tra i tavoli: “Si tratta di un metro tra persona e persona, si perdono i posti a sedere. Per esempio”, argomenta Deidda, “se prima avevi quaranta posti ora ne hai 15 o massimo diciotto. Sta anche a noi indirizzare bene il cliente, le regole ci sono e basta accortezza. Sono comunque troppe per noi in Sardegna, speriamo che questo blocco finisca presto”.
Il figlio di Deidda, cuoco nella cucina del ristorante, aggiunge che “la mascherina, tra caldo e fumi, non è facile da sopportare ma va comunque tenuta sempre. I guanti, sinceramente, li utilizzavamo già da prima”.










