La presidente della Regione Alessandra Todde esulta per l’ok alle modifiche proposte dalla Sardegna al decreto sulle energie rinnovabili “per fermare gli speculatori” ma la coordinatrice di Fratelli d’Italia nell’isola Antonella Zedda frena gli entusiasmi: “Stiamo risolvendo i danni che tu hai creato con il governo Draghi”. Un botta e risposta che diventa subito scontro politico, inevitabile a pochissime ore dal voto per europee e comunali.
“La Sardegna ha risposto alla speculazione energetica e ha mandato un messaggio chiaro: non accetteremo più di essere calpestati o considerati come una regione di serie B. Abbiamo combattuto per ottenere un decreto sulle aree idonee che rispondesse alle prerogative della Sardegna. Abbiamo ottenuto che sia la Sardegna a definire come fare le autorizzazioni e come dislocare gli impianti eolici e fotovoltaici nel nostro territorio per ottemperare alla quota di 6,2 GW, senza subire le decisioni di altri e del Governo nazionale. Abbiamo inoltre ottenuto il riconoscimento del fatto che qualsiasi campo eolico offshore venga posto al largo delle coste della nostra isola, incida sulla Sardegna in quanto ne impatta l’economia, la pesca, il turismo. L’impegno della Sardegna verrà quindi considerato interamente. La Sardegna infine potrà decidere quale dovrà essere il suo destino energetico: non ci saranno più autorizzazioni che passeranno sopra la nostra testa. Qualsiasi autorizzazione verrà decisa e data dagli uffici della Regione, chiaramente interpellando i Comuni, i territori e i cittadini”. Così la presidente della regione, Alessandra Todde.
“Voglio ringraziare la squadra che ha lavorato a questo risultato, una squadra forte e coesa, fatta dai miei assessori all’ambiente, all’industria, alla cultura, all’agricoltura, all’urbanistica, il segretario generale e gli uffici legislativi che hanno lavorato giorno e notte per superare anni di inerzia che ci hanno obbligato a dover correre per raggiungere questo risultato. Ringrazio i comitati, chi sta difendendo la Sardegna, tutti coloro che hanno fatto proposte e si sono battuti. Il disegno di legge che sospende le istallazioni proposto dalla giunta proseguirà il suo cammino in consiglio regionale e sarà necessario sia per gestire le poche autorizzazioni già date, che per costruire/comporre/definire in 180 giorni il decreto sardo delle aree idonee”.
Immediata la risposta della Zedda. “Apprendo con felicità il dato che la conferenza unificata, abbia approvato oggi il decreto delle aree idonee. Decreto che ora dovrà essere emanato dal ministro Pichetto Fratin. Non avevo nessun dubbio che i ministri competenti per materia del governo Meloni avrebbero accolto le istanze proposte alle Regioni, perché l’atteggiamento, su ogni materia che affrontiamo, è di assoluta collaborazione con le altre istituzioni non è un atteggiamento di guerra o contrapposizione come accaduto in queste ore in Sardegna, vedasi il comportamento dall’assessore Manca nei confronti dei sindaci della Sardegna. Un rilievo è doveroso farlo, se due anni fa, quando al governo nazionale c’era Draghi e la vice ministro Todde oggi Governatrice della Sardegna, avessero accolto le istanze delle Regioni, non avremmo perso questo tempo e non avremmo concesso due anni di far west dove chiunque e ovunque ha potuto pianificare di fare impianti di energia rinnovabili nella nostra amata terra sarda. Grazie al Ministro Pichetto, Grazie al Governo Meloni”. Lo dichiara il vicepresidente di Fratelli d’Italia in Senato, Antonella Zedda, coordinatore regionale FdI in Sardegna.