Nuovo scontro tra Stato e Regione sulla disciplina delle energie rinnovabili. Dopo la recente bocciatura della Consulta sulla legge relativa alle aree idonee, il consiglio dei ministri ha deciso di impugnare anche la norma approvata lo scorso novembre che aveva modificato quel testo, l’ultima deliberata in materia, nel tentativo di chiarire i profili interpretativi ritenuti critici e di evitare rallentamenti alla transizione energetica e all’applicazione della legge regionale 20 del 2024. Si tratta di una mini moratoria di 90 giorni.
Per il governo, alcune disposizioni della legge impugnata vanno oltre le competenze statutarie regionali e si pongono in contrasto con la normativa statale ed europea in materia di libertà di iniziativa economica e di produzione, trasporto e distribuzione dell’energia. Da qui la decisione di ricorrere alla Corte costituzionale per presunte violazioni degli articoli 41 e 117, primo e terzo comma, della Costituzione, oltre che dei principi di uguaglianza e buon andamento della pubblica amministrazione sanciti dagli articoli 3 e 97.










