Alla fine pagano comunque i cittadini. Nella guerra-giungla delle assicurazioni auto, con un 2024 all’insegna dei rincari, con automobilisti immacolati al volante che si sono visti chiedere un premio anche più salato del 50%, le compagnie assicurative fanno quadrato e si discolpano: “Non è colpa nostra, i carrozzieri hanno aumentato i costi”. Quindi, il fatto di dover riparare una macchina, tra pezzi da sostituire o da riparare, costa di più ai meccanici e, di rimbalzo, chi garantisce l’assicurazione Rca e copertura in caso di incendio, l’infortunio del guidatore o di uno dei passeggeri, ritocca a sua volta le tariffe. L’aumento indiscriminato dei prezzi ha colpito anche chi ogni giorno si sporca le mani con grasso e lubrificante per aggiustare marmitte, ruote, semiassi o fanali. E non cambia nulla, quindi, essere un disastro o meno alla guida: “L’aumento è legato al più elevato costo delle riparazioni, i riparatori e carrozzieri stanno sostenendo maggiori costi per effettuare riparazioni sui veicoli e pertanto i prezzi delle assicurazioni aumentano proporzionalmente”.
L’alternativa non esiste, a prescindere dal marchio della compagnia assicurativa bisogna pagare di più. E, con gennaio quasi agli sgoccioli, già una buona fetta di cagliaritani ha sottoscritto una polizza più cara. Senza, mettersi al volante rappresenta un rischio grossissimo: in caso di incidenti o schianti, infatti, non avere l’assicurazione vuol dire passare un’infinità di guai, a partire da quelli con le forze dell’ordine.











