Riccardo Licheri si è arreso dopo cinque giorni di coma. Il giovane centauro, in sella al suo scooter, nella tardissima serata dello scorso 4 settembre aveva avuto un grave incidente: era caduto dalla moto e aveva battuto violentemente la testa dopo un terribile impatto contro un muro. Le sue condizioni sono state sin da subito gravissime e, purtroppo, gli immensi sforzi dei medici dell’ospedale di Nuoro e del reparto di Terapia Intensiva non sono stati sufficienti a farlo risvegliare dal coma. Qualche ora fa è iniziata la triste procedura dell’accertamento della morte cerebrale, una pratica medica standard che si attua quando il quadro clinico risulta totalmente irrecuperabile. Riccardo Licheri lascia il padre, Stefano, sindaco di Ghilarza, la madre Lucia Deriu e una sorella. Frequentava con profitto l’ultimo anno di liceo e, sino a poco tempo fa, ha indossato la maglia dei giovanissimi della squadra di calcio del Ghilarza, il suo paese natale e quello nel quale viveva e nel quale, purtroppo, ha trovato troppo presto la morte.
Due figure simbolo della società calcistica giallorossa, l’attuale presidente Fabrizio Miscali e il suo predecessore Stefano Pinna hanno già appreso la terribile notizia: “Siamo sconvolti, Riccardo era un ragazzo d’oro, bravissimo, se la cavava molto bene anche a calcio. Ultimamente aveva come passione prioritaria quella dei motori”. Domenica prossima, per la gara Ghilarza-Tempio, la società giallorossa chiederà che venga rispettato, prima del match, un minuto di silenzio. Intanto, la famiglia del giovanissimo, comprensibilmente distrutta dal dolore, ha deciso di dire sì, con un gesto commovente, alla donazione degli organi di Riccardo Licheri: lui non c’è più ma grazie ai suoi organi altre persone continueranno a vivere. Il funerale del sedicenne sarà celebrato domani, mercoledì 11 settembre, alle 17:30.











