“Per venire in Sardegna Renzi vuole 226 volontari della protezione civile come scorta. Uno scandalo senza precedenti e senza pudore. La comunicazione ufficiale appena arrivata alle associazioni di volontariato da parte della protezione civile regionale su mandato della presidenza della regione è un atto volgare e offensivo verso il ruolo di protezione civile che svolgono centinaia di volontari. Utilizzati come scorta del presidente del consiglio per il 17/18 prossimi sguarnendo servizi importanti sul territorio, dal soccorso alla protezione civile. Con la comunicazione del coordinamento regionale della protezione civile si usano toni perentori e le solite velate minacce: ci ricorderemo di chi non partecipa. Si tratta di una decisione senza precedenti considerato che mai si è chiesto un ausilio di questa portata per una visita elettorale di un esponente del governo. Utilizzare i volontari della protezione civile per questa vergognosa passerella elettorale è qualcosa di intollerabile proprio perché si utilizza un servizio di protezione civile per propaganda politica”.
Lo ha denunciato il deputato di Unidos Mauro Pili che ha divulgato la mail appena inviata alle associazioni territoriali di protezione civile.
” Si tratta di un utilizzo illegittimo e illegale proprio perché si dichiara apertamente che i volontari saranno di supporto alle forze dell’ordine. Un compito totalmente fuori dalle competenze della protezione civile che non può essere in alcun modo supporto alle forze dell’ordine. La richiesta di due giorni di mobilitazione della protezione civile con centinaia di uomini è semplicemente la dimostrazione non solo del servilismo della presidenza della regione ma anche della totale inadeguatezza di un presidente del consiglio che evidentemente non distingue le funzioni istituzionali da quelle elettorali. Utilizzare i volontari – aggiunge Pili – è chiaramente il tentativo di non pagare gli uomini delle forze dell’ordine già sottopagati e umiliati”.
“Presenterò immediatamente un’interrogazione urgente ed una segnalazione alla Corte dei Conti – ha concluso Pili. Queste vergogne non possono passare in silenzio e devono essere denunciate senza se e senza ma”.











