Ci mancava solo la guerra interna a complicare il percorso dei 5 stelle verso la conquista di Villa Devoto. Dopo la candidatura della grillina Alessandra Todde, anche per conto del Pd e con l’appoggio di altre liste, e dopo che la scelta ha provocato una clamorosa spaccatura nel centrosinistra, il movimento è imploso: da una parte, i sassaresi che sostengono la giunta di centrodestra di Nanni Campus, tanto da avere la presidenza del consiglio con Maurilio Murru, e che hanno detto pubblicamente di non avere intenzione di cambiare idea. Dall’altra, il coordinatore regionale Licheri che li ha di fatto commissariati, bypassando la mattutina conferenza stampa in cui Murru ribadiva l’appoggio a Campus e annunciando, con un comunicato a tarda sera, che i 5 stelle sono fuori dalla giunta, per la necessità di costruire un percorso alternativo in chiave progressista non solo in vista delle regionali ma anche delle comunali e delle europee.
Movimento spaccato dentro un centrosinistra in frantumi, insomma. Certo non una situazione facile per Alessandra Todde, prima candidata presidente donna nella storia della Sardegna, che oggi a mezzogiorno incontrerà Renato Soru per convincerlo a rientrare in coalizione abbandonando la sua candidatura a governatore. Da quanto trapela, Soru non ha nessuna intenzione di cedere, come è logico aspettarsi: o le primarie, a cui mai i 5 stelle cederanno, o si va avanti così.