La parte più difficile, inevitabilmente, sarà la scelta del candidato presidente: tanti partiti, molte ambizioni, nessuna ipotesi particolarmente rivoluzionaria all’orizzonte. Ma intanto, il centrosinistra prova a compattarsi, a serrare le fila, a unire sogni e bisogni e a proporre un’alternativa solida e credibile al centrodestra che ancora per sei mesi sarà alla guida della Regione. Il campo largo progressista, autonomista e indipendentista è pronto dunque a lanciare la sfida elettorale per le Regionali del 2024, partendo dal programma e annunciando per l’autunno la scelta del candidato governatore. Che, dicono, dovrà mettere d’accordo tutti, impresa di sicuro molto in salita.
La coalizione che oggi si è ufficialmente presentata a Cagliari è composta da 21 soggetti che si sono seduti intorno al tavolo questa mattina e hanno invitato chi vuole esserci a unirsi alla squadra. Unica condizione: non aver in alcun modo supportato la giunta di centrodestra che “dal 2019 governa in modo fallimentare la Regione, con uguale responsabilità del presidente e di tutti i componenti della coalizione”.
Da qua all’autunno saranno avviati i tavoli tematici per iniziare a individuare e elaborare i punti del programma. Con Pd e 5 Stelle, in coalizione ci sono i Progressisti, gli indipendentisti, sovranisti e liste civiche, e i piccoli che per tentare il seggio devono necessariamente creare alleanze. Hanno scelto il centrosinistra anche ex esponenti del centrodestra, con la lista civica dei sindaci Orizzonte Comune, e poi Forza Paris e Upc.
Ascolto, individuazione dei temi, elaborazione di uno statuto e focus sui bisogni dei sardi: questi gli step, si parte da lunedì.













