“La ditta esiste dal 1813 e in 255 anni quello che è successo oggi non era mai accaduto”. Commenta così Mario Garzia, rampollo di una delle storiche famiglie della borghesia imprenditoriale cagliaritana, titolare dell’ingrosso di abbigliamento “Raffaele Garzia” sulla ex 131, la rapina avvenuta qualche ora fa. I malviventi, probabilmente sardi e professionisti, sono andati a colpo sicuro.
La rapina dopo le 18, orario di chiusura dell’attività. “Quando i clienti erano andati tutti via”, racconta Garzia, “e c’era solo il personale del secondo turno, io e altre sei persone in tutto, quasi tutti in zona cassa. A un certo punto sono entrate due persone col passamontagna. Uno, quello più alto e robusto, era armato di pistola”. La vittima ha riconosciuto l’inflessione sarda dei due che molto probabilmente erano professionisti.
“Quello con la pistola in pugno”, prosegue, “ci ha spinto nella zona cassa. Un altro dipendente è uscito dal magazzino ed è stato fatto inginocchiare poi il malvivente disarmato si è diretto verso la cassa che era chiusa, così hanno chiesto la chiave ma nessuno l’ha data e alla fine uno dei due ha sollevato la cassa e l’ha portata via. Poi sono usciti e si sono allontanati”. Immediato l’intervento dei carabinieri. Le telecamere di sorveglianza della zona potrebbero aver ripreso l’auto dei malviventi.
Quattrocento euro il bottino. Nessun ferito, solo il capo del personale è ancora sotto choc. “Meno male che non si è fatto male nessuno”, conclude Mario Garzia, “ma si tratta di un episodio triste e preoccupante, è una spia di questi tempi. C’è molta miseria, i due potrebbero essere stati spinti dal bisogno”.
“Tanto spavento ma per fortuna non ci sono stai feriti”, conclude Emanuele Garzia, fratello di Mario e dirigente vicario di Confcommercio Cagliari.











