Inseguito e picchiato sulla Ss 554, nel tratto di Quartucciu. Mauro Maestri, 63 anni, ciclista, ha vissuto una domenica di follia. Avvolto dai dolori alla testa a causa di un cazzotto, al Santissima Trinità gli hanno diagnosticato un trauma cranico. Il suo aggressore, al momento, non ha ancora un nome: “Stavo superando un incrocio e mi sono toccato con una macchina. Dalla fine della fila è arrivata un’altra vettura guidata da un uomo che, dopo avermi raggiunto, ha abbassato il finestrino e mi ha insultato. Gli ho ovviamente risposto per le rime e me ne sono andato”. Ma la sua pedalata è stata nuovamente interrotta, dopo poche decine di metri: “Lo stesso automobilista mi ha stretto sulla carreggiata, sino a farmi andare a sbattere contro il guardrail. È sceso, gli ho chiesto scusa per l’inconveniente di poco prima”, racconta Maestri. La rabbia è partita, insomma, dalla fila di macchine che si era creata dietro di lui. Le scuse, però, non sono bastate.
“L’automobilista, abbastanza giovane e molto palestrato, mi ha risposto che non se ne faceva nulla delle mie scuse. A quel punto ho notato la moglie e il figlioletto dentro la sua auto, mi ricordo una Fiat 500 bianca, e gli ho fatto notare che non stava dando un buon esempio al figlio. Per tutta risposta mi ha dato un cazzotto fortissimo sulla nuca”. Alla scena hanno assistito vari automobilisti e anche dei lavoratori dell’Md: “Tutti sono intervenuti in mia difesa, è stato commovente. Me ne sono andato e ho raggiunto la caserma dei carabinieri più vicina”. I militari gli hanno consigliato la visita ospedaliera, prima di fare la denuncia: “Ho il referto e potrò farla rapidamente. Fatti simili non devono assolutamente accadere, sono vittima di un’aggressione bella e buona. Se qualcuno avesse assistito alla scena o segnato la targa dell’auto guidata da quel violento mi può contattare via email a [email protected]“.










