di Tiziana Mori
La biblioteca Sanna Sulis lancia questo annuncio sulla sua bacheca in Fb: “La Biblioteca Comunale di Quartucciu “Francesca Sanna Sulis” cerca DA SETTEMBRE nuovi tirocinanti. Il tirocinio (non è retribuito) è rivolto agli iscritti a un corso di laurea a indirizzo umanistico. Si possono maturare da un minimo di 3 (obbligatori nel piano di studi) cfu a un massimo di 9. I turni sono meno di 20 ore settimanali, flessibili e concordabili quindi non c’è nessun impedimento nel poter seguire le lezioni, studiare e dare esami. L’ambiente è sereno ed è un’occasione per chi ama i libri e la cultura. Le attività oltre a quelle legate al prestito comprendono l’organizzazione di iniziative culturali. Per maggiori informazioni potete contattarci al numero 070/85954255 o passare a trovarci in Via Nazionale 119 a Quartucciu”.
Gli utenti a cui è arrivata la notizia tramite il profilo social della Biblioteca comunale di Quartucciu però si dividono tra chi ritiene ‘normale’ o ‘usuale’ non percepire nemmeno un rimborso spese durante lo svolgimento del tirocinio di 20 ore settimanali, e chi, invece è di avviso contrario. In particolare, alcuni utenti ritengono che visto il ruolo Culturale e centrale che tale istituzione svolge all’interno di una Comunità sia necessario dare un segnale di cambiamento, con la Nuova Giunta, composta da tanti docenti, consentendo dei percorsi formativi di tirocinio presso la Biblioteca dove vi sia quanto meno un rimborso spese a favore degli studenti partecipanti.
Uno per tutti, Andrea Locci, il quale evidenzia che: “una biblioteca ha un potenziale incredibile sullo sviluppo culturale del cittadino. Lavorare gratis toglie comunque dignità sebbene offra certe possibilità a livello personale. Spero comunque che queste new entry apportino novità e vivacizzino la vita della biblioteca”. Non solo, arrivano spunti collaborativi anche da onlus presenti nel territorio, come Coopi Sardegna che lanciano all’assessorato competente l’idea di una manifestazione di interesse generale rivolta a tutte le odv, dimostrandosi “favorevoli a progetti collaborativi tesi a trovare anche le risorse economiche”, per consentire agli studenti un doppio percorso formativo anche nelle onlus. Infine, un utente ed ex amministratore di Quartucciu, il sig. Cenzo Vargiu, con un breve excursus specifica che sia “giusto che la Biblioteca si apra all’esterno, perchè gli apporti nuovi possono migliorare l’ambiente e la rispondenza dell’attività all’interesse dei lettori”. Ma Vargiu, sottolinea anche che “purtroppo la Biblioteca ha sempre sofferto fin dalla sua nascita del disinteresse delle varie amministrazioni, che solo in rare circostanze hanno dato impulso al presidio culturale. Sarà forse perchè la Biblioteca non dà risultati visibili e tangibili, ma è una scommessa per il miglioramento della Comunità”.










