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di Giacomo Fantola
Cagliari – Pedonalizzopoly
Non esiste alcun centro in Europa dove la pedonalizzazione non abbia portato benefici; tuttavia Cagliari rischia di ottenere un’ennesima inutile nomination di Capitale europea questa volta di aree pedonali nocive o comunque non sfruttate.
Questo perché l’amministrazione chiude le strade quasi per gioco, con la leggerezza di chi gioca a Monopoly. Senza un minimo di programmazione, senza studiare alcuna alternativa e probabilmente senza alcuna cognizione di causa.
Non è necessario parlare della chiusura di via Roma; anche Prof. Meloni, docente universitario di Trasporti apertamente schierato con l’attuale maggioranza in regione non ha risparmiato aspre critiche a questa scellerata scelta.
Effettivamente è chiaro che l’amministrazione ha adottato una tecnica ormai consolidata: chiude una strada per ripavimentarla, rassicurando tutti che i lavori dureranno poco e che tutto tornerà nella normalità e poi rimane chiusa. Nessuna alternativa, nessuna programmazione e nessun potenziamento di mezzi pubblici. Niente di niente. Chiusura e stop.
Ma è chiaro che queste strade vengano chiuse senza cognizione di causa. Infatti quasi tutti i progetti sono studiati perché queste zone rimangano strade carrabili e non piazze o marciapiedi. Il caso del corso è lampante. Se si guarda dall’alto sembra una pista di atterraggio non certo una’area pedonale con fontane o aiuole. O ancora in piazza Garibaldi addirittura i lampioni accompagnano la strada che evidentemente è carrabile.
Eppure basterebbe poco. Innanzitutto un deciso coinvolgimento dei cagliaritani. Ma non come per il Poetto quando banalmente ci chiesero di scegliere tra un colore orribile e uno un pochino migliore; no! Coinvolgendo i residenti e i commercianti come parte attiva. Studiando con loro tutte le possibili alternative e ovviamente potenziando la rete di trasporto pubblico.
Sarebbe assurdo se l’amministrazione non avesse pensato anche a soluzioni come la chiusura pedonale “a tempo” per consentire alle attività commerciali di sfruttare al massimo i benefici della pedonalizzazione e allo stesso tempo permettere ai residenti o i lavoratori della zona di riuscire a raggiungere le proprie case e i luoghi di lavoro senza dover compiere assurdi giri dell’oca.
Il problema è sempre lo stesso. Ormai siamo assuefatti alla mediocrità e alla logica del “comunque e meglio di prima”; e se ti lamenti c’è subito pronto qualcuno a tacciarti di essere murrungione. La verità è che senza programmazione qualsiasi intervento rischia di essere inutile e in questo modo non andremo da nessuna parte; Cagliari non andrà da nessuna parte.