Un amore per gli animali infinito, come senza confini è stato quello che ha ricevuto da loro: due giorni dopo la morte improvvisa di Angela, il suo cane l’ha seguita, straziato dal dolore, “come se avesse capito che la sua padrona non sarebbe più tornata, si è lasciato andare fino a morire”.
In tanti conoscevano quella donna che ha dato sempre tutto ogni specie di essere vivente, “Angela li portava a casa, nel suo giardino, li nutriva e li faceva vivere liberi e spensierati. C’era proprio un legame speciale tra lei e gli animali. Io e il mio compagno potremmo liberarci di tutto questo, avere meno problemi e meno spese, ma significherebbe cancellare tutto l’amore che ha offerto Angela a queste creature. Non meritano di cambiare vita, nessuno verrà abbandonato, galline, anatre, pulcini, cani e gatti, nessuno. Questo mi porta a fare di tutto pur di mantenerli, ho scelto di prendere in mano una piccola realtà, che a me piace chiamare fattoria, realizzata con amore e dedizione”.
È più di un semplice pezzo di terra, insomma, è un luogo che profuma di ricordi, fatica, sogni e silenzi pieni di pace. “Non voglio lasciare che tutto questo svanisca. Lei non avrebbe voluto abbandonare nessuno di loro”.
La fattoria è composta da una colonia di gatti (molti di questi sterilizzati a sue spese), cani, galline, anatre, tanta vegetazione e alcuni alberi da frutto: un’oasi a due passi dal caos cittadino.
“Il mio desiderio non è solo quello di conservare questo luogo, ma di trasformarlo in una fattoria didattica aperta a tutti: uno spazio dove bambini, famiglie e scuole possano riscoprire il valore della natura, degli animali, dei ritmi lenti e genuini della terra.
Ma non finisce qua. Una volta realizzato il progetto, voglio che la fattoria diventi il posto di lavoro di ragazzi con disabilità.
Voglio che la fattoria sia un luogo capace di dare, insegnare e far crescere. Proprio come faceva la sua proprietaria.
La fattoria non era un lavoro per lei, era la sua passione. Ogni animale, ogni albero piantato, ogni angolo racconta la sua storia”.
Per questo progetto è stata aperta una raccolta fondi https://www.gofundme.com/f/manteniamo-in-vita-una-piccola-fattoria?utm_campaign=fp_sharesheet&utm_medium=customer&utm_source=copy_link&lang=it_IT e una pagina social https://www.facebook.com/share/16FwtoQbkG/ “i fondi raccolti serviranno per coprire le primissime spese essenziali: cure per gli animali, manutenzione della terra, materiali educativi, attrezzature e piccoli lavori per rendere la fattoria accessibile e accogliente per i visitatori”
Trasformare il dolore in speranza, insomma, e il ricordo in qualcosa di vivo.












