Ha sentito uno dei suoi cani abbaiare, in contemporanea la nipote che rientrava dentro casa per chiedergli se aspettasse qualcuno e, quando è uscito, si è trovato davanti un perfetto sconosciuto. Armando Corradi, pensionato 71enne, compagno di una settantenne che vive in una casa con giardino in via delle Mimose, nella zona di Terra Mala a Quartu, è sbiancato in volto: “E tu chi sei?”. Davanti, “attaccato al muro della casa”, si è ritrovato “un ragazzo di circa 30 anni, straniero anche se parlava un italiano perfetto, di chiara origine africana, alto circa 1,65, con giacca grigia e pantaloni scuri”. No, non era un volto conosciuto: “Qui siamo isolati, nella via le altre case non sono abitate”, racconta l’uomo. Al momento della visita inaspettata la compagna, Chiara Saba, non si trovava in casa: “Ma al mio ritorno, dopo che Armando mi ha raccontato tutto, ho scritto cosa era successo nei gruppi Facebook di Quartu e ho scoperto che la stessa persona era stata notata da altri frequentatori della zona”. La paura è stata tanta: “Non poteva essere altrimenti, ci siamo ritrovati uno sconosciuto che gironzolava per il nostro terreno. Mia nipote si è chiusa in casa e ha chiamato il 112 e il 113”. Pattuglie arrivate? “Zero, non ne avevano. Le hanno detto che forse avevamo dimenticato il cancello aperto, ma non era così. L’uomo è riuscito a scavalcare la recinzione. Faceva discorsi strani, dicendo che non voleva parlare con me ma solo con le donne e che era arrivato praticamente a casa nostra perchè voleva vedere gli asini e i cani che custodiamo”. Corradi ha cercato di mantenere il sangue freddo: “L’ho invitato ad andarsene, per tutta risposta si è seduto sul prato e ha detto che non se ne sarebbe mai andato. Ha più volte fissato mia nipote, chiedendomi poi se fossi sposato e continuando a dirmi che voleva parlare solo con le donne”. Ma, a parte la giovane, in quel momento non c’era nessun’altra.
“Gli ho detto che non erano affari suoi, e ogni secondo che passava speravo che si alzasse e se ne andasse. In quel momento ero da solo con mia nipote davanti a un estraneo che diceva frasi sconclusionate, ha parlato anche di coltelli, dicendo che potevo ucciderlo se ne avessi avuto uno”. Uno squilibrato? Un possibile topo d’appartamento che, vistosi scoperto, ha cambiato atteggiamento? Impossibile saperlo: “Con tutta la calma possibile gli ho detto, per l’ennesima volta, di andare via perchè quella non era casa sua”. Lo straniero si è alzato, “l’ho accompagnato sino al cancello e, mentre lo stavo richiudendo, ho visto che si è allontanato sparendo, in pochi secondi, in una via accanto. Farò denuncia alle Forze dell’ordine, qui viviamo soli e siamo isolati”, spiega Corradi. “È un dovere farla, non possiamo sapere quali fossero le reali intenzioni dello sconosciuto. Il custode di un villaggio che si trova vicino alla nostra casa ci ha detto di averlo visto aggirarsi, vicino alle abitazioni, qualche giorno fa. Uno dei suoi figli gli ha chiesto cosa volesse, e lui è fuggito. Vogliamo essere tutelati e vivere più in sicurezza”.











