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Due mesi, e l’aria che tira è quella che la situazione non si risolverà di sicuro tra poche ore. Anzi. Per la quarta volta nel giro di alcune settimane, i pensionati si sono ritrovati fuori dall’Assl di via Bizet a Quartu Sant’Elena, dove c’è la farmacia territoriale, per protestare contro il taglio degli orari delle visite e le attese, snervanti, per ottenere i medicinali.
Accanto a loro c’era il sindacato Usb: “A differenza delle volte precedenti abbiamo notato una maggiore celerità nelle operazioni di distribuzione di farmaci e presidi, segno che l’organico è stato rinforzato o che chi era in ferie nei mesi scorsi è rientrato in servizio. Tuttavia”, così si legge in una nota del sindacato, “chi fa la fila ha dovuto aspettare almeno due ore, e in alcuni casi è dovuto andare via senza aver potuto ritirare un farmaco addensante, essenziale per chi soffre di disfagia (difficoltà a deglutire) perché la Farmacia Territoriale era sprovvista. Questo comporta una spesa di 20 euro a carico del paziente per una confezione sufficiente per soli tre giorni.
“Ancora una volta vogliamo richiamare l’attenzione dei responsabili di questa situazione, l’Assessore alla Sanità per primo, affinché trovino una soluzione a un problema banale, ma che tale non è per chi ha un familiare in assistenza domiciliare integrata. Considerato che la Federfarma si è dichiarata pronta ad erogare il servizio, presso le farmacie diffuse nel territorio per conto del Distretto Socio Sanitario, non si capisce cosa lo impedisca”.