Quartu, odissea incredibile per un 80enne: “Quattro ore per smaltire i rifiuti a peso d’oro, e per non buttarli in discariche abusive”. Un anziano racconta l’incredibile percorso per riuscire a smaltire la guaina catramata dopo alcuni lavori di manutenzione: “All’isola ecologica di Sa Serrixedda respinto, al centro privato di Settimo volevano cento euro, alla fine a Flumini ho dovuto pagare 40 euro: mi hanno chiesto persino di salire io sulla bilancia e di pesarli personalmente. Così si esasperano i cittadini”. Sotto il sole cocente e ancora in emergenza Covid, Piero G. racconta a Casteddu Online la sua odissea: “Io sono un cittadino civile e corretto ma in casi come questo ti portano a capire che poi getta i rifiuti in campagna. Questa mattina mi sono recato per depositare la guaina catramata a Sa Serrixedda, ma mi hanno detto che non era possibile. E non hanno accettato neanche il secco dei lavori che ho effettuato: eppure paghiamo i rifiuti come seconda casa, ma non hanno voluto prendere neanche il secco. Mi hanno poi indirizzato per depositare la guaina presso una ditta privata di Settimo, il prezzo era cento euro ma il problema era il peso. Nessuno voleva pesare quei rifiuti, mi hanno persino detto: signore, faccia una cosa, salga lei su una bilancia con la guaina in braccio, e veda la differenza di peso così scopriamo quant’è”.
Morale della (amara) favola: alla fine l’anziano 80enne cagliaritano è tornato a Flumini, dove un’altra ditta locale ha accettato lo smaltimento per “soli” 40 euro: “Non propriamente un percorso corretto per combattere il fenomeno delle discariche abusive”, afferma sconsolato.












