Le immagini parlano da sole: cumuli di rifiuti, sacchi di vestiti abbandonati, oggetti sparsi sul marciapiede e attorno ai contenitori destinati alla raccolta degli indumenti usati. Siamo in via Lussemburgo, nel cuore di una zona residenziale di Quartu Sant’Elena, dove ormai—denuncia una residente esasperata—la situazione è fuori controllo.
“Buongiorno, vi segnalo tramite queste foto quello che potete ben vedere, cioè un degrado assoluto” esordisce la cittadina, che ha deciso di documentare lo stato dell’area con foto eloquenti. Accanto ai contenitori per la raccolta degli abiti usati si accumulano montagne di sacchi neri, vestiti gettati a terra, cartoni e rifiuti di ogni genere. In una delle immagini si notano addirittura rifiuti diffusi sulla pavimentazione pedonale, occupando parte della strada e rendendo lo spazio pubblico inutilizzabile e pericoloso.
Secondo la residente, alla base del problema ci sarebbe una gestione inadeguata dei contenitori dedicati alla raccolta dei tessili:
“Questi contenitori dovrebbero contenere tessuti e abbigliamento da riciclare. Penso che le società incaricate se ne occupino, ma evidentemente non stanno gestendo bene la situazione” afferma con amarezza.
Il punto sollevato è chiaro: non solo molti cittadini abbandonano rifiuti ovunque, contribuendo all’incuria urbana ormai diffusa in tante vie del territorio, ma lo stesso servizio dedicato alla raccolta degli abiti usati sembra non essere efficiente, lasciando che i contenitori si riempiano e che i materiali vengano lasciati accatastati all’esterno.
“Non bastavano i rifiuti abbandonati in tutte le vie e in tutte le strade—continua—adesso ci sono anche questi tessuti e abbigliamento buttati a fianco ai contenitori. È un’indecenza.”
Le immagini da via Lussemburgo non sono purtroppo un caso isolato, ma la testimonianza richiede interventi tempestivi, controlli più frequenti e soprattutto una gestione più rigorosa dei servizi di raccolta.












