Taniche, pompe fino dentro casa e cisterne da mille litri caricate su motocarri: a Quartu per anni le fontanelle pubbliche sono state il bersaglio di veri e propri “furbetti dell’acqua”. Scene al limite dell’incredibile, raccontano i residenti, che avrebbero portato alla progressiva chiusura dei punti di erogazione, oggi praticamente inesistenti. Sui social scoppia la polemica: “È assurdo che una città come Quartu non abbia fontanelle nemmeno in centro. Non è giusto che per colpa di pochi debbano pagare tutti”. E c’è chi propone soluzioni: riattivarle, ma con videosorveglianza e controlli contro gli abusi. Nel gruppo “New Spotted Quartu” si legge: “Credo che un buon investimento sarebbe installare e riattivare fontanelle. Idee semplici e utili, magari tagliando spese rimandabili”. Le fontanelle, raccontano gli abitanti, c’erano un tempo, poi sarebbero state smantellate a causa dell’inciviltà di alcuni: atti vandalici, furti e soprattutto usi impropri. Come spiega una residente, nel tempo si è assistito a scene assurde: pompe collegate fino alle abitazioni, taniche e persino cisterne da mille litri caricate su motocarri per fare il pieno d’acqua gratuitamente. Ora però, denunciano in molti, la città, nonostante la vocazione turistica, resta a secco anche nei punti centrali. La richiesta è chiara: riattivare le fontanelle e dotarle di sistemi di videosorveglianza per evitare nuovi abusi.











