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A Quartu sta per scattare l’operazione sicurezza. Contro gli incidenti e l’abbandono di rifiuti, ma in parallelo anche per garantire sicurezza ai cittadini, la Giunta guidata dal sindaco Graziano Milia ha deciso di dire sì al regolamento per l’impiego di sistemi di videosorveglianza su tutto il territorio. Un passaggio obbligato, ora manca solo l’ok, scontato, del Consiglio comunale. Poi, telecamere e droni potranno essere finalmente accesi. Gran parte dell’impianto di videosorveglianza è gestito da una società partecipata della Città Metropolitana, ma il Comune utilizzerà anche una parte dei fondi in cassa “per acquistare altre telecamere. Sfrutteremo anche i bandi che, ogni tanto, pubblica la Regione”, spiega il vicesindaco Tore Sanna. “Metteremo in campo tutte le forme possibili di controllo in nome della sicurezza, da quella stradale a quella legata alla pulizia della città, rispettando le leggi nazionali e la disposizione del garante della privacy”.
Tra le novità principali “le bodycam per gli agenti della polizia Locale. Si tratta di telecamere che potranno indossare sulle divisa, oltre alle dashcam da installare nelle loro automobili. Utilizzeremo, per i controlli, anche i droni. Abbiamo già alcune fototrappole fornite dalla De Vizia”. Occhi elettronici pronti ad accendersi, quindi: “Sinora non potevamo montarli, con l’adozione del regolamento procederemo, finalmente, al loro utilizzo”.