A Quartu decolla la prima spiaggia per nudisti. Tintarelle integrali, possibilmente al riparo da sguardi indiscreti e con chiare indicazioni per chiunque si trovi a passare dalle parti di Terra Mala e Geremeas saranno presto realtà. Tra due estati, se non ci saranno intoppi. Il piano che prevede la scrittura del nuovo Puc e il relativo adeguamento al Ppr della Giunta Milia blinderà ancora di più quel Piano di utilizzo dei litorali che, ormai, deve solo superare due scogli, sempre per restare in tema marino. Il primo è l’ok, scontato, del Consiglio comunale. Il secondo ok deve arrivare dalla Regione, con la copianificazione. E, se negli elaborati partoriti dagli uffici quartesi non ci saranno errori, sarà un altro ok scontato. Le linee guida con le quali si dovrà disegnare la Quartu del futuro, infatti, comprendono anche tutta la zona del litorale. E una caletta per nudisti è uno degli obbiettivi confermati anche dall’attuale amministrazione, dopo il la iniziale dell’ex sindaco Stefano Delunas.
“Porteremo il Pul in adozione entro metà 2023”, assicura il vicesindaco Tore Sanna, che regge anche la delega dell’Ambiente. “Poi, una volta votato dai consiglieri, dovrà andare in Regione per la copianificazione. Se tutto va bene, la spiaggia per nudisti può aprire già tra due estati”. Tutti tempi burocratici, l’unico intoppo che potrebbe sorgere sarebbe quello legato all’esatta posizione della prima spiaggia per nudisti. Ma, in una zona circondata da alberi e dalla Provinciale 17, con case vicine ma sparpagliate a poca distanza dalla costa quartese, i naturisti sardi e anche chi pratica il turismo naturista possono già stare tranquilli: avranno il loro spazio











