Un’azienda alimentata con un generatore di corrente che, ogni giorno, ha un costo “di cinquanta euro”. Il contatore elettrico, che sicuramente consentirebbe a Emiliano Moi, imprenditore di Quartu di 39 anni, di risparmiar molti soldi? Non viene installato perchè manca un’autorizzazione: “Che è fondamentale”, spiega Moi, alla guida di un’azienda agricola nella zona di Flumini, in via S’Ecca S’Arrideli. I cavi per installarlo devono obbligatoriamente passare sottoterra: basterebbe una ruspa, qualche operaio e le giuste ore di lavoro per realizzare l’allaccio. Ma così, da ormai un anno, non è. E Moi non sa davvero più a quale santo votarsi: “E Distribuzione mi sta facendo attendere da troppo tempo. Mi avevano garantito che avrebbero svolto il lavoro in pochi mesi”. Ma qualcosa sembra essere andato storto: “Le autorizzazioni a scavare la strada, da parte di Comune e Città Metropolitana, ci sono già da tempo. Non c’è quella di Abbanoa, che non firma nulla perchè, come mi ha riferito chi dovrebbe fare i lavori, sottoterra ci sono dei tubi che, però, non trasportano acqua. Sono vuoti, fuori uso”, spiega Moi. La società idrica, quindi, avrebbe fatto sapere ad E Distribuzione “che non si tratta di una sua competenza”.
“Intanto, però, sono costretto a pagare cinquanta euro al giorno per un generatore di corrente, un gruppo elettrogeno che, a differenza dell’anno scorso, mi permette di non perdere la stagione. Ma è chiaro che sto spendendo soldi in più per un qualcosa, un contatore della luce, che penso sia un mio diritto. Così non posso più andare avanti”, tuona l’imprenditore agricolo. “Faccio un appello alla stessa E Distribuzione e ad Abbanoa: trovate una soluzione e fate partire i lavori, ne va del mio futuro”.










