I soldi sono già stati assegnati dal Governo al Comune di Quartu: 603060 euro “per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, attraverso misure urgenti di solidarietà alimentare e misure di sostegno per il pagamento di canoni di locazione e utenze domestiche”. Ora, a quasi due anni dall’inizio della pandemia, l’amministrazione comunale è pronta, con una delibera approvata ieri sera dalla Giunta Milia, a dare una seconda tranche di aiuti ai quartesi bisognosi. Denari legati alla crisi del Covid, che ha creato tanti nuovi disoccupati. Nuovi poveri, in altre parole, che hanno già bussato alle porte dell’assessorato delle Politiche sociali. E gli uffici, dati alla mano, hanno deciso di abbassare l’Isee per poter ottenere i fondi: chi non supererà i quindicimila euro potrà richiedere il sostegno, utile per pagare affitti e bollette. Ma anche per mangiare. Ai 2500 quartesi che beneficiano del reddito di cittadinanza e che presto dovranno lavorare per la cittadinanza, si aggiungono quelli che hanno chiesto aiuto esclusivamente per poter mangiare, sia grazie ai fondi del Comune sia grazie a quelli spediti nelle casse di via Eligio Porcu dalla Regione.
Per ottenere i nuovi sussidi, stando a quanto contenuto nella delibera, bisognerà avere una tessera sanitaria attiva. Solo così sarà possibile avere i buoni spesa per acquistare generi di prima necessità, prodotti per l’igiene personale e per l’igiene della casa, farmaci e parafarmaci. E, per quanto riguarda il bonus legato agli affitti o alle bollette, il Comune rimborserà le spese già sostenute: acqua, luce, gas e canoni di locazione dovranno già essere stati pagati. E per rientrare nelle liste di chi sarà aiutato, le famiglie non dovranno avere conti correnti superiori ai 2500 euro.











