I furbetti della Tari e dell’Imu a Quartu? Sono ancora tanti, e allora arriva la decisione di istituire una task force per stanarli tutti ed evitare che, in caso di multe non pagate, possa arrivare la salvezza della prescrizione. Va in questo senso la determina firmata oggi dal dirigente del settore Entrate e Patrimonio, Raffaele Cossu: con una spesa di 120mila euro entrano in azione gli esperti dei servizi di riscossione e recupero crediti del gruppo Maggioli Tributi. Si tratta di una società che ha già lavorato per il Comune di Quartu, adesso dovrà provvedere all’allineamento della propria banca dati con quella della De Vizia, per avere un quadro chiaro dei tributi pagati e non pagati e verificare anche le posizioni dei cittadini per l’Imu. A marzo sono già stati eseguiti 700 accertamenti su altrettanti quartesi che si sono finalmente iscritti alla Tari e hanno potuto ricevere i nuovi mastelli col microchip, dichiarando di vivere da non prima del 2017 in questo o quell’immobile. “L’anno scorso, con l’inizio del recupero coattivo delle tasse non pagate, cioè pignorando conti correnti, stipendi e pensioni, abbiamo incassato 5 milioni di euro”, spiegano dagli uffici del settore Entrate. “Molti evasori hanno atteso sino all’ultimo, anche sperando nella prescrizione delle cartelle”. Una mossa che, con la task force di controlli che andrà avanti, da contratto, sino al 31 dicembre 2023, non sarà più valida.
“L’intendo è quello di impedire che si arrivi alla prescrizione, per incassare tutto ciò che è dovuto. In città il livello di evasione è ancora elevato”, continuano a spiegare dai piano alti degli uffici comunali di Quartu. E nella determina si legge, tra l’altro, che il comune ha l’esigenza “di garantire la prosecuzione delle proprie attività di accertamento delle imposte e tasse, altrimenti evase, affinché l’ente non si trovi nell’eventualità di subire un pregiudizio economico e finanziario” e che l’affidamento dei controlli a una società privata “persegue lo scopo di garantire la continuità nelle azioni di verifica di Tari, lmu e Tasi, unitamente ad un assetto definitivo della propria banca dati che permetta in futuro all’ente di essere completamente autonomo”.









