Quei soldi, “circa mille euro”, Omar Piras li attende dal Comune di Quartu “da luglio”. A cinque mesi di distanza, non solo non è arrivato un centesimo ma, quei denari, Piras rischia di non vederli mai. 40 anni, “invalido al sessanta per cento e disoccupato”, Piras attende i denari, pari al 50 per cento dell’affitto della sua abitazione, legati alla legge 431/98, quella dell’”assegnazione dei contributi per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione”. Le settimane sono passate senza nessuna risposta da parte dell’amministrazione comunale. Meglio: una replica agli sos dell’uomo, attraverso Casteddu Online, era arrivata: “C’è stato qualche piccolo intoppo, la settimana prossima inizieremo a pagare”. Era il 6 novembre 2020. “A oggi ancora nulla, mi spettano i pagamenti di gennaio, febbraio, marzo e aprile”. Quando ha avuto l’ok dal Comune per gli aiuti, Omar Piras non aveva nessuna entrata.
“Adesso, dopo una lunga attesa, mi hanno approvato la richiesta del reddito di cittadinanza. Sono 780 euro al mese, mi sono bastati solo per pagare uno degli affitti arretrati. Il Comune deve darmi lo stesso i soldi del contributo per l’affitto, mi spettano”, dice Piras. “La domanda mi è stata accettata, per mangiare devono sempre aiutarmi i miei genitori”.










