Apertura a tempo di record dopo quanto accaduto: “Questo è un forte segnale di ripartenza, noi sardi sappiamo rimboccarci le maniche e a 6 giorni dal disastro possiamo riaprire Punta Molentis”.
Tante barche e gommoni in viaggio verso la spiaggia ferita ma non morta: in tanti non hanno voluto abbandonare quell’angolo di paradiso preso d’assalto ogni anno a tal punto da costringere le istituzioni locali a introdurre il numero chiuso ai visitatori. Sino a domenica scorsa, quando alcune micce incendiarie sono state innescate scatenando l’inferno in paradiso. Dure giornate di polemiche e riflessioni sono seguite, dove ha prevalso la forza e la volontà di reagire, di far ripartire subito la stagione estiva anche a Punta Molentis, di farla rinascere insomma.
Gli operatori del consorzio marittimo domenica hanno aiutato per portare le persone in salvo, oggi invece viaggiano per portare turisti e bagnanti al mare. E le immagini parlano da sole: “Questa è la più grande risposta a chi voleva Punta Molentis deserta”. Sicbaldi inoltre aggiunge una riflessione sul numero chiuso: “Se fosse successo in passato cosa sarebbe accaduto?”. Il divieto imposto a tutti di accedere alla spiaggia ha tutelato l’incolumità delle persone presenti durante il rogo. La possibilità di riaprire la spiaggia è stata valutata e autorizzata dalla Presidente della Regione Alessandra Todde e il Sindaco Gianluca Dessì.












