Tantissima solidarietà per Carla Medau, la sindaca di Pula colpita ieri da un gravissimo atto intimidatorio, con ignoti che hanno tentato di bruciare la sua auto. Il Presidente Anci Emiliano Deiana stigmatizza così il tentato attentato: “Il Presidente, il Consiglio Regionale e la struttura amministrativa di Anci Sardegna anche a nome di tutti i sindaci e amministratori sardi esprimono vicinanza e solidarietà umana, civile e politica alla Sindaca di Pula Carla Medau oggetto, nelle scorse ore, di un gravissimo atto intimidatorio.
Ancora una volta un amministratore locale è fatto oggetto di una intimidazione volta a impaurire e creare un clima di tensione.
Anci Sardegna chiede – come più volte fatto per episodi analoghi – che il Presidente della Regione pretenda la venuta in Sardegna del Ministro degli Interni per far comprendere la dimensione di un fenomeno non episodico ma di dimensioni preoccupanti.
Non bastano, come detto più volte, le videocamere e la videosorveglianza. Serve che tutte le istituzioni riconoscano i sindaci e i comuni come parte della Repubblica e non siano considerati, negli altri livelli istituzionali, come “elementi di disturbo”.
Anci Sardegna si augura che le indagini delle forze dell’ordine (che ringraziamo per le azioni di presidio del territorio e di vicinanza alle comunità locali) accertino i fatti di Pula rapidamente e assicurino alla giustizia i responsabili”.
Un concetto espresso chiaramente da Umberto Oppus, direttore generale dell’Anci: “Davanti all’escalation di atti intimidatori ed attentati contro gli amministratori locali, ultimo dei quali quello contro il Sindaco di Pula Carla Medau, occorre sempre più l’azione dello Stato sulle strategie di contrasto e di prevenzione. Il fenomeno delle intimidazioni e degli attentati deve essere debellato con il concorso di tutti, ma la funzione primaria ed essenziale è in capo agli organi dello Stato. Il lungo elenco di atti intimidatori contro gli amministratori locali in Sardegna rende evidente la gravità della situazione e la necessità e l’urgenza di risposte immediate. I dati sulla spirale di intimidazioni e di attentati in questi anni sono del tutto conosciuti, così pure il quadro complessivo del fenomeno. Le caratteristiche sono differenti, come è noto, rispetto ad altri contesti regionali e territoriali, teatro di reati dello stesso tipo. Nella realtà sarda essi non sono riconducibili a forme di criminalità organizzata, ma sono piuttosto da leggersi come un insieme di episodi riconducibili perlopiù a situazioni e dinamiche locali. Sia le strategie di prevenzione che di repressione devono tener conto e basarsi su questa specifica configurazione dei fenomeni. Le questioni centrali, che devono essere affrontate sono le seguenti: il completamento, integrando la positiva azione in atto della Regione, delle reti di videosorveglianza con un intervento straordinario dello Stato; il potenziamento delle attività di intelligence, sia in funzione preventiva che in funzione repressiva, dotando le forze di polizia, che oggi fanno al meglio quello che possono con gli strumenti a disposizione, dei mezzi necessari; la difesa, il mantenimento e il ripristino del presidio territoriale, poiché in molte realtà è stato soppresso o fortemente ridimensionato. Maggiore attenzione va riservata per il futuro per una più forte integrazione tra forze dell’ordine e comunità locali.. Va detto, infine, ad alta voce, non con spirito polemico, e dando atto alle forze dell’ordine dell’impegno profuso, che i responsabili degli atti intimidatori e degli attentati vanno tenacemente ricercati e assicurati alla giustizia. Questo accade, finora, molto raramente. L’adozione delle misure da noi proposte deve consentire il rafforzamento della fiducia dei cittadini nelle istituzioni”.
«Mi unisco all’appello del presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, rendendomi da subito disponibile a programmare insieme al presidente Pigliaru un incontro con il ministro dell’Interno, Marco Minniti da tenersi qui in Sardegna già nelle prime settimane del nuovo anno».
Così il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau commenta l’atto intimidatorio nei confronti della sindaca di Pula, Carla Medau.
«Comprendo la preoccupazione del primo cittadino – sottolinea il massimo rappresentante dell’Assemblea sarda – e a lei rivolgo la solidarietà da parte del Consiglio regionale e la mia personale vicinanza in questo particolare momento. Occorre non abbassare la guardia nei confronti di un fenomeno emergenziale che continua a minare la serenità degli amministratori pubblici – ha aggiunto – come ci ha ricordato un’altra sindaca appena qualche giorno fa in occasione della seduta congiunta con il Consiglio delle Autonomie locali. Ritengo indispensabile – ha concluso Ganau – che venga fatta chiarezza su quanto accaduto e ci auguriamo che i responsabili vengano al più presto individuati».











