C’è chi ha già riaperto i bar, anche a Monserrato, e chi si è preso ancora qualche giorno di attesa prima di tornare a vendere caffè e brioches. Cristian Onnis, 45 anni, gestisce una caffetteria-pizzetteria da quattro anni in via Porto Botte. Sanificazione? Fatta, ma a modo suo: “Non è stato necessario utilizzare l’ozono, ho utilizzato prodotti specifici. Ho perso uno dei quattro tavolini interni, con sei persone sedute nei tre rimanenti potrò accogliere solo due clienti al bancone, ben distanziati, alla volta”. E, in tal senso, il progetto del Comune di garantire suolo gratuito, esterno, ai ristoratori, trova Onnis pienamente d’accordo: “È una grande mano d’aiuto, procederò con la domanda per poterne usufruire. Durante il lockdown ho tentato l’asporto con la pizzeria al taglio, ma anche quel settore ha rallentato e, allora, ho preferito non rischiare e mantenermi, anche se col locale chiuso, in salute”, afferma l’imprenditore.
“Ho dovuto purtroppo rinunciare a qualche collaboratore, ma spero già da giugno, con la ripresa del lavoro, di poterli reintegrare. I seicento euro al Governo non li ho potuti chiedere perchè la mia è una società con una tipologia che non consente quell’aiuto, il finanziamento invece l’ho chiesto ma non ho ancora ricevuto risposta. Sono preoccupato per i miei dipendenti, sono tutti in cassa integrazione ma non hanno ancora avuto soldi, devono mantenere le famiglie”.











