Un funerale “cantato”, e non poteva essere altrimenti, quello di Paola Dentoni, la “cantadora” di Selargius, ma residente da tanti anni a Quartu, morta ieri a cinquantasei anni. È stata protagonista di molti eventi musicali, ed è sempre stata orgogliosa di essere riuscita ad emergere in un mondo, quello del canto sardo, prevalentemente maschile. Su internet sono numerosi i video dei canti di Paola Dentoni, sempre accompagnata alla chitarra dal fratello Romeo e quasi sempre in coppia con la sorella Dolores. La basilica di Sant’Elena, strapiena, ha costretto tanti amici e conoscenti di Paola a restare fuori, ma non è stato un problema. Le preghiere e i canti sono arrivati sin sul sagrato esterno. Il funerale è stato officiato da don Gaetano Ceravolo, parroco selargino: “Paola, tempo fa, mi disse che quando cantava, in realtà, stava pregando, parlando con il Signore. Dio l’ha voluta accanto troppo presto”. Prima del funerale, la sorella Dolores, spessissimo in coppia con Paola Dentoni nei canti e nelle esibizioni, ha letto alcune frasi dedicate alla sorella. Durante il rito funebre l’associazione “Sonos de canna” ha cantato il Kirie, il Santus e l’Agnus Dei. Il gruppo degli amici suonatori delle launeddas della 56enne ha fatto vibrare le note nell’aria durante l’offertorio e la comunione. E Matteo Piras, cantante folk di Monserrato, accompagnato all’organo da Simone Fois, ha cantato il canto d’ingresso, l’Alleluia e l’Ave Maria sarda.








