Cagliari, la ricetta per il bis di Truzzu: “Zedda ha vinto col Poetto? E io farò viale Marconi e viale Trieste”

Non teme l’eventuale confronto con il predecessore. Il primo cittadino punta a tenersi stretto la fascia tricolore alle prossime comunali: l’obiettivo è arrivare al termine del mandato e presentarsi agli elettori dopo aver rivoluzionato il look di alcune delle più importanti arterie cittadine e completato la linea della metro in piazza Matteotti


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Zedda nel 2016 ha avuto la riconferma anche grazie al restyling del lungomare Poetto e del corso Vittorio Emanuele II. E l’attuale sindaco Truzzu, che tra due anni cercherà di tenersi stretta la fascia tricolore, cosa presenterà ai propri elettori per giocarsi le proprie chances? Le nuove strade. O meglio: il nuovo look che sarà disegnato per alcune delle più importanti arterie cittadine come viale Marconi, viale Trieste, via Dante e viale Sant’Avendrace. E se lo sfidante dovesse essere proprio il suo predecessore il paragone sarà automatico. Mancano ancora due anni alla sfida.

Truzzu intanto ieri ha chiesto la grazia a Sant’Efisio affinché “porti serenità a tutti e che aiuti noi che abbiamo l’onere di amministrare la città. Ci aiuti a fare le scelte migliori per le nostre comunità”.

Il primo Sant’Efisio in presenza da sindaco. Cosa le ha lasciato?

A livello emotivo gioia e felicità, per la possibilità che abbiamo avuto di poter partecipare nuovamente dal vivo col trasporto dei fedeli, dei cittadini e dei turisti. E’ stato quasi tutto naturale, non c’è stata tensione. E’ stato come se l’avessimo sempre fatto e poi mi ha stupito questa grande voglia di partecipazione. Non mi aspettavo che fosse così forte e così ampia, mi ha sorpreso il rientro ieri: non avevo mai visto così tanta gente. Per me, che l’ha sempre vissuto girando tra il largo, piazza Yenne e via Azuni e la chiesetta di Stampace è stato un Sant’Efisio diverso, perché a contatto con ospiti. E mi è dispiaciuto non aver assistito all’uscita del santo.

Il giorno dell’investitura Alternos ha fatto le dichiarazioni sulla mancata partecipazione dei giovani cagliaritani ai concorsi e l’opposizione ha protestato. Come risponde?

Io ho fatto un appello a tutti per il futuro. Penso che ci sia una straordinaria occasione per i giovani, perché la pubblica amministrazione perderà un po’ di dipendenti. C’è una generazione che sta andando in pensione e che va sostituita. Quello che dicono alcuni di sinistra è sbagliato, perché quello adottato nel bando non era un criterio più restrittivo rispetto al passato.

Una prova di concorso prevede una preselezione, una prova scritta e una orale e in questo caso c’era la valutazione dei titoli, e chi aveva i titoli veniva ammesso nella percentuale del 10 % alla prova scritta e chi la superava veniva assunto. Probabilmente era anche più semplice. Ovviamente stiamo cercando persone con determinate caratteristiche e nel bando alcune cose stono state messe, ma il problema sollevato dal consigliere Marcello, giusto per fare i nomi, avrebbe avuto senso se noi facessimo la percentuale su coloro che hanno fatto domanda, ma io ho fatto al percentuale su coloro che hanno partecipato e coloro erano ammessi. Quindi quello che ha detto il consigliere Pd non è vero, non si è letto le cose e ha detto una fesseria. Le domande erano 600, gli ammessi erano 67 e si son presentati in 5. Nel concorso per i per i C gli ammessi erano 140 e si sono presentati in 40.

Perché è accaduto allora? Che idea si è fatto? Il posto pubblico non seduce più i giovani nemmeno in tempi di crisi?

Non so proprio come spiegarlo. Ma mi rivoglio a chi dice “passano solo gli accozzati”. Questa è la dimostrazione che tutto era fatto in modo corretto, se uno si fosse presentato l’avrebbe passato. Non è vero che è per accozzati. Ci servivano 58 persone e ne assumiamo solo 20. E moliti di quelli che l’hanno fatto non erano preparatissimi. L’invito a tutti è questo: fate le domande, studiate e formatevi. Il mio era un invito a sfruttare un’opportunità.

Siamo a metà mandato. Il suo predecessore, e probabile sfidante alle prossime elezioni, Zedda venne riconfermato anche grazie alla realizzazione di alcune importanti opere come la riqualificazione del lungomare Poetto o quella del corso Vittorio Emanuele II, lei cosa presenterà agli elettori?

Presenterò le opere che saranno concluse al termine del mandato. Penso alla riqualificazione di viale Trieste, a quella di viale Buoncammino, di via Dante e viale Sant’Avendrace con le modifiche che dovranno essere fatte. E anche viale Marconi. Spero inoltre di riuscire a portare a termine, in concerto con Arst, anche la metropolitana di superficie tra piazza Matteotti e piazza Repubblica. Giusto per dirne qualcuna.

Zedda è l’avversario più temibile per lei?

Sono gli elettori che danno il giudizio. E noi siamo tutti i giorni sottoposti al giudizio. Vedremo che cosa accadrà. Nella peggiore delle ipotesi perdo le elezioni: e quindi? Noi non lavoriamo per vincere le elezioni, ma lavoriamo per migliorare la città e speriamo che questo ci aiuterà a vincere. Ma se dovessimo perdere non sarebbe comunque la fine del mondo. Il giudizio spetta agli elettori. Sarà sempre così.