Una bistecca di manzo o un’orata fresca di giornata, cucinata e mangiata a un tiro di schioppo dal mercato civico più “storico” di Cagliari. I commercianti sono favorevoli: “Arriverebbero turisti a frotte e saremmo alla pari di altre grandi città europee”.
Il Mercato Centrale, la seconda sezione in cui è diviso il Mercato di San Lorenzo, è organizzato su due piani ed è completamente dedicato al cibo.
con i suoi 3000 metri quadrati di superficie e ben 500 posti a sedere offre abbastanza spazio da poter ospitare ben 12 bancarelle distinte, ognuna delle quali è dedicata ad una specialità culinaria italiana,
Nel capoluogo toscano, al mercato di San Lorenzo, ci sono 3mila metri quadri e centinaia di posti a sedere. Lì, la pausa pranzo di molti fiorentini e turisti, ha tutto un altro sapore, un mix tra gusto e storia. In Spagna, manco a parlarne: non solo Valencia, ma anche a Barcellona è possibile fare un giro in questo o quel mercato civico e poi fermarsi a mangiare carne o pesce. E a Cagliari? Il mercato civico di San Benedetto – oltre sessanta anni di storia spalmata su due piani più un corridoio di box al piano terra – la spesa dei tanti cagliaritani è, da sempre, standardizzata. Si entra, si acquista e si esce con le buste. E, se è difficile poter ricavare un’area interna per attrezzarla a “zona ristorante”, tutt’attorno lo spazio non mancherebbe.
I boxisti vedono di buon occhio l’idea: un modo, soprattutto, per attirare ancora più turisti. Da tanti anni, infatti, la struttura è conosciuta anche fuori dall’Italia, e i vacanzieri che scelgono di trascorrere qualche giorno di relax nel capoluogo sardo mettono in agenda anche un giro tra i box. L’ipotesi più gettonata? Creare l’area nell’area del mercato che affaccia su via Bacaredda. Tavolini, sedie e strutture al posto di una porzione degli attuali parcheggi. Per rendere Cagliari sempre più una città turistica al passo con altre grandi realtà, sia italiane sia europee.










