Un post, pubblicato “a settembre 2017, due mesi prima di un evento che la Lega aveva organizzato in Sardegna”, che potrebbe costare caro a un cagliaritano nato nel 1984, M. A. “È stato pubblicato sulla pagina Facebook del Coordinamento antifascista cagliaritano e dalle verifiche svolte è stato possibile risalire al suo autore”, spiega l’avvocato Claudia Eccher, che si sta occupando di portare avanti la querela scritta dall’attuale ministro dell’Interno. Ieri, nel tribunale di Cagliari, “c’è stata l’udienza preliminare e la gup Maria Gabriella Muscas e il pm Andrea Massidda hanno rinviato il dibattimento al diciannove luglio prossimo. Abbiamo provato a chiudere la vicenda in modo bonario, chiedendo le scuse e il pagamento di una cifra che poi il mio assistito avrebbe donato, come sempre, in beneficenza. La controparte ha rifiutato e così si è passati alla fase del processo”, afferma la Eccher.
“I toni utilizzati in quel post sono minacciosi, quello della Lega del novembre 2017 era un evento di importanza politica regionale”, dice l’avvocato. Sarà adesso il giudice a valutare l’eventuale colpevolezza del 34enne. Ecco il testo originale del post incriminato (gli errori grammaticali sono presenti nello stesso post): “Ci apprestiamo ad accogliere Salvini a Cagliari come merita ad un uovo ti tale portata. A Torino per il G7 la ghigliottina che fa molto rivoluzione francese. A noi piacciono invece i distributori di benzina di piazzale Loreto”.










