(Nelle foto, in alto gli agenti del reparto Mobile di Cagliari presidiano la zona della protesta, in basso un casco in dotazione ad un poliziotto colpito dal lancio di sassi)
Pacifisti e poliziotti, due schieramenti opposti su un unico fronte: Capo Frasca, scenario che ancora una volta ha fatto registrare un lancio di pietre con momenti di tensione nella zona di Arbus, contro la presenza delle basi militari in Sardegna: “Una giornata, quella di ieri, che ha visto protagonisti in varie situazioni poliziotti cagliaritani appartenenti a diversi uffici – scrive questa mattina Luca Agati, Sindacato Autonomo di Polizia – le Volanti che con professionalità hanno contenuto le proteste dei migranti dinnanzi al Comune di Cagliari, e ancora gli scontri a Capofrasca che purtroppo hanno registrato una decina di feriti, tra cui il Dottor Rossi, Vice Questore Vicario, a cui vanno i migliori auguri di pronta guarigione. Non possiamo non esprimere la vicinanza a tutti i colleghi protagonisti nei diversi servizi, anche se, sopratutto sulla manifestazione antimilitarista, delle domande sorgono spontanee. Quanto pagheranno i responsabili di questi ignobili gesti? Nelle manifestazioni i facinorosi, amanti ultimamente delle giacchette nere per spirito di emulazione dei famigerati black block, godono di una ormai accertata impunità; i soliti noti, già colpiti da provvedimenti, sono sempre in prima linea con il gusto di creare disordini e scontri. Si può, con la scusa del pacifismo, porre in essere una violenta sassaiola con il gusto di ferire e festeggiare quando un uomo in divisa ferito viene portato a spalla lontano dal teatro di guerriglia? Qualcosa non torna, si manifesta per la pace giocando a fare la guerra? È ora di smetterla. Lo diciamo da tempo. La città sta mutando ed il termometro delle tensioni sociali sta registrando innalzamenti di livello preoccupanti, non può passare il messaggio che tirare un sasso alla Polizia o offendere le istituzioni e le divise siano gesti senza conseguenze”.













