POETTO… LAMPI DI GENIO O E’ BASTATO METTERCI IL CAPPELLO ? Un progetto che sin dagli anni ottanta è stato inserito nei vari programmi elettorali vede la luce sotto questa consiliatura. Ma è tutto merito di questa amministrazione? O qualcuno aveva intrapreso già da prima il progetto portato poi a compimento negli ultimi tempi? Stando alle carte la “Riqualificazione urbana del lungomare Poetto” ha origini già nella passata consiliatura, quando il progetto venne approvato il 16/04/2009 per complessivi € 12.922.563,46. Era prevista la progressiva riduzione della viabilità carrabile lungo il litorale per creare nuovi spazi pedonali realizzando una passeggiata verso l’arenile, spazi di incontro con piccole piazze, percorsi pedonali per l’accesso alle diverse attività esistenti; prevedeva inoltre, la creazione di una pista ciclabile collegata alla rete di piste ciclabili realizzata nel lungomare ricadente nel Comune di Quartu S.Elena, per una lunghezza complessiva pari a 3.200 metri.
Trasmesso in Regione per il parere dell’Unità Tecnica Regionale (UTR) era oggetto il 23/06/2010 di diversi rilievi. Documenti mancanti e l’assenza di elaborati che evidenziassero anche le caratterizzazioni geomorfologiche, le indagini geologiche, paesaggistiche, agronomiche ecc. sospendendo il proprio parere di competenza. Occorreva quindi integrare il progetto iniziale con una relazione che fosse di tipo interdisciplinare. D’altronde dopo il periodo ripascimentale e quel che ne è seguito nelle aule dei tribunali chiunque avesse dovuto decidere in materia ci sarebbe andato coi piedi di piombo. Nel frattempo… nuovo giro, nuova corsa. Si va ad elezioni e il timone passa di mano. Dove eravamo rimasti? Ah si, occorreva rivedere il progetto adeguandolo ai rilievi mossi dalla Regione. E visto che il finanziamento a valere sui fondi P.I.A. CA 13.40AA c’era già e che occorreva impegnare la cifra entro il 31/12/2011 pena la perdita dello stesso (politicamente un bagno di sangue), il 6/12/2011 la Giunta adotta il progetto e approva il relativo quadro economico, senza variare di una virgola l’importo originario. Bandi di gara, lavori appaltati ed inaugurazioni seguiranno negli ultimi anni. Senza dare o togliere nulla a nessuno occorre probabilmente prendere atto che cinque anni sono troppo pochi per portare a compimento un’opera come il Poetto e simili. Ma con altrettanta onestà va evidenziato che chi tiene il timone al momento dell’approdo spesso non è lo stesso comandante alla partenza.












