“Garantire la massima copertura vaccinale contro lo pneumococco per i bambini sardi è una priorità”: la questione approda in consiglio regionale, presentata una interrogazione per sollevare preoccupazioni sulla gestione della vaccinazione. La firma è di Alessandro Sorgia che spiega: “È inaccettabile che la Regione Sardegna non garantisca la massima copertura vaccinale possibile alla popolazione pediatrica, soprattutto considerando che le malattie pneumococciche possono avere esiti potenzialmente letali come meningiti, sepsi e polmoniti batteriemiche”.
L’interrogazione parte dal recente report dell’Istituto Superiore di Sanità che evidenzia un preoccupante aumento delle malattie pneumococciche, in particolare nei bambini sotto l’anno di età. Nonostante la disponibilità del vaccino coniugato 20-valente – l’unico in grado di coprire i sierotipi 10A e 8, tra i più aggressivi – la Regione non ha ancora adottato un piano omogeneo per garantire la somministrazione del vaccino a massima copertura.
“Altre regioni italiane hanno già adottato il vaccino 20-valente per i nuovi nati, mentre in Sardegna assistiamo a ritardi ingiustificabili. Alcune ASL, come quella di Oristano, si sono già attivate per offrire il vaccino più efficace, ma manca un’indicazione chiara e univoca da parte dell’Assessorato regionale”, ha sottolineato Sorgia.
L’Onorevole chiede chiarimenti sui motivi che hanno spinto la Direzione Generale della Sanità a preferire il vaccino 15-valente, nonostante le indicazioni dell’AIFA e la possibilità di garantire condizioni contrattuali favorevoli per l’acquisto del 20-valente. “Non possiamo tollerare che scelte burocratiche e ritardi mettano a rischio la salute dei bambini. Ogni giorno perso è un pericolo in più per le famiglie sarde”, ha concluso.
Sorgia ha quindi richiesto un atto di indirizzo per impegnare la Direzione Generale a dare piena attuazione all’accordo quadro con il fornitore e garantire la somministrazione del vaccino 20-valente in tutta la Sardegna.











