Un dono speciale per il padrone di Kira, il cane che aveva sempre il frisbee in bocca, deceduto a causa di un male incurabile poche settimane fa. Era conosciuto e amato da tutti e preso d’esempio come l’amore incondizionato che si può instaurare tra gli esseri umani e gli animali. Una famiglia ha regalato a Salvatore un cucciolo di Amstaff: “sappiamo che non è Kira ma è un’altra storia d’amore, un’altra avventura, un’altra coda scodinzolante che ti amerà”. È un lutto la perdita di un amico a quattro zampe per chi se ne prende cura: si vive in simbiosi, si conoscono gesti e azioni e le parole non servono per capirsi. Non è eccessivo considerare l’animale come un amico, un fratello, bensì è una forma di amore e rispetto che esalta ancor più le caratteristiche di un essere umano, la sensibilità e nobiltà d’animo. Questo mix di sentimenti ed emozioni traspariva palesemente tra Salvatore e la sua amata Kira a tal punto che sono stati presi come esempio dalla cittadina che vuole omaggiare il rispetto verso il benessere animale e il legame che si crea con gli amici a quattro zampe attraverso un murale che sorgerà nell’area cani del Parco dell’Ex Vetreria. Una storia che ha commosso non solo chi conosceva e giocava con Kira, la quale non passava di certo inosservata mentre passeggiava con il suo padrone e stringeva tra le fauci il frisbee in attesa di nuovi giochi, nuove emozioni e avventure da compiere. Una famiglia, che ben conosceva il cane e il suo padrone, ha deciso di regalare uno dei suoi cuccioli: “Tornando da Roma mi è venuto in mente Salvatore e la sua Kira – ha comunicato l’uomo sui social – una femmina di Pastore Tedesco diventata un idolo per la comunità di Pirri per la sua devozione al padrone e per la sua cordialità e sopportazione verso gli altri animali e che da poco ci ha abbandonato.
In poche parole son tornato e mi sono buttato a capofitto a casa di Salvatore frettoloso di portare qualcosa che per noi è un pezzo di famiglia e che ora farà parte anche della sua”. “È stato un fulmine a ciel sereno, ancora tramortito dal dolore della perdita di KIRA non ho saputo dire di no” ha espresso Salvatore. Insomma, un nuovo capitolo da vivere, una storia che merita di essere raccontata per evidenziare che non esiste solo il male che l’uomo riesce a infliggere nei confronti degli animali, bensì un legame unico e indissolubile che può regalare solo gioia per chi lo vive.











