L’assalto libero al cimitero di Cagliari è già iniziato. In vista del ponte di Ognissanti del primo novembre, già migliaia di cagliaritani hanno deciso di raggiungere il camposanto per rendere omaggio ai propri cari defunti, proprio nelle ore in cui il Comune conferma che c’è un piano per dare in gestione ai privati sia il cimitero di San Michele sia quello di Pirri, per non dover continuare a spendere tanti soldi per gestirli. Dal Comune poche limitazioni: niente green pass ma mascherina e distanziamento sociale obbligatori. Gli orari di apertura? Oggi dalle 8:30 alle 18:30, da domani e sino al quattro novembre la sirena della chiusura suonerà un’ora prima, alle 17:30. E la lunga ombra della crisi delegata al Coronavirus c’è ancora. I fiorai si lamentano, gli incassi sono in calo e il problema è che, in parallelo ai mancati guadagni c’è da fare i conti con un aumento del costo di rose, gerbere e crisantemi coltivate dai vivaisti. Andrea Fenu, storico fioraio, è netto: “Abbiamo un calo degli affari del trenta per cento, la crisi purtroppo non è passata. Sinora c’è meno gente rispetto all’anno scorso”, afferma, nonostante la folla presente nel piazzale esterno che non sarebbe paragonabile alla stessa di dodici mesi fa. “Non abbiamo aumentato i prezzi dei fiori nonostante, dai rifornitori, i costi siano aumentati”. Nei cartelli piazzati davanti ai casi ballano varie cifre: tre o 4 euro per un crisantemo, stessa cifra per una singola rosa, per le composizioni si sale sino anche a quindici-venti euro. Ma molti portafogli restano chiusi, nelle tasche dei parenti di chi non c’è più. “E aspettiamo ancora che il Comune valorizzi l’area, installando i chioschi in legno. Li attendiamo da anni, siamo ancora all’aperto con i nostri ombrelloni e tendoni”, rimarca Fenu. Una richiesta che si perde quasi nella notte dei tempi, quella dei chioschi fissi per i fiorai del cimitero. Qualche interlocuzione con l’amministrazione comunale c’era stata, ma dalle parole non si è mai passati ai fatti. Unica consolazione, almeno nei giorni che precedono il primo e il due novembre? “Nessun venditore abusivo di fiori”. Ma potrebbero spuntare, come funghi, nelle viuzze attorno al camposanto, da lunedì mattina.
E i cagliaritani che hanno deciso di andare già a trovare i propri cari al cimitero? Notano un aumento, per quanto leggero, del costo dei fiori: “Un mazzo costa anche otto euro, l’anno scorso avevo pagato meno”, dice Giampaolo Zedda. Nel cimitero di San Michele ci va ogni settimana per fare una preghiera e pulire la lapide della moglie, scomparsa da qualche anno. “Criticità nel camposanto? Non lo so, non ne ho viste, ma anche perché vengo direttamente per fare il mio dovere”. Cioè omaggiare i suoi cari che non ci sono più.










