Il Pd si smarca. Clamorosamente. E il giorno dopo il comunicato stampa con cui la presidente della Regione esulta per la fine della peste suina proclamata da Bruxelles, attribuendosi meriti evidentemente non suoi (se non altro per un fatto temporal), e non facendo alcun cenno di ringraziamento a chi quel risultato ha permesso di raggiungerlo, mette nero su bianco la sua irritazione. Con un comunicato che, parlando di suina, ha un pesantissimo significato politico.
“Il Partito Democratico della Sardegna saluta con soddisfazione il pronunciamento dell’Unione Europea sulla definitiva eradicazione della Peste Suina Africana dalla Sardegna. Si tratta del riconoscimento, da parte delle Autorità Europee, di un risultato che l’isola attendeva dalla fine degli anni ‘70. Solo nel 2014, con l’impegno della Giunta guidata da Francesco Pigliaru e sostenuta dalla maggioranza di centro sinistra, ha avuto inizio un percorso che, nell’arco di 5 anni ha fatto scomparire i focolai di peste suina e ci ha portato a conseguire, dopo altri 5 di ulteriori verifiche, questo risultato di grande importanza economica e sociale”, dice Comandini.
“Aver costituito l’Unità di Progetto con personalità di riconosciuto valore tecnico e scientifico, e aver creato in Consiglio Regionale le condizioni per un largo sostegno politico e normativo alla sua azione, e’ stata la chiave che ha consentito di coinvolgere l’intera società sarda, specie nelle zone interne maggiormente interessate, in una grande impresa di cui oggi il popolo sardo può andare giustamente orgoglioso”, continua il segretario dem. “Nel riconoscere i meriti di coloro che a suo tempo, mirabilmente coordinati dalla Unità di Progetto, hanno dato il sostegno e il proprio contributo (le Amministrazioni Locali, le Organizzazioni di Categoria Agricole, il Servizio Veterinario Regionale, LAORE, CFVA, FORESTAS, l’Istituto Zooprofilatico, le forze dell’ordine, i cacciatori sardi ecc), ricordiamo che siamo al termine del percorso di eradicazione della PSA ma anche all’inizio di un processo, ancor esso importante e impegnativo, di rilancio del settore suinicolo sardo che e’ stato devastato da mezzo secolo di divieti e restrizioni. Su questo nuovo fronte serve la stessa determinazione e lo stesso impegno messo in campo negli ultimi 10 anni. La Legge Regionale n. 28 del 2/08/2018, sul rilancio della suinicoltura sarda, approvata in quegli anni all’unanimità dal Consiglio regionale, rappresenta un punto di partenza irrinunciabile. In essa sono tracciate importanti linee di sviluppo assolutamente ancora attuali, anche alla luce di quanto sta accadendo nel resto d’Italia ed Europa in materia di peste suina”.
“Siamo certi – dice ancora laconicamente Comandini – che la Giunta regionale saprà cogliere tutte le opportunità che offre il nuovo scenario che si apre in questi giorni, per le zone interne e per l’economia dell’intera Sardegna. Il Partito Democratico, consapevole dell’importanza del tema, come già fatto in passato, darà tutto il suo contributo in Giunta e in Consiglio Regionale”.











