Quarantasei consiglieri regionali sardi rischiano il processo con un’accusa durissima: peculato aggravato. Davvero un’immagine negativa, quella che sta facendo il giro d’Italia anche in queste ore. Tra loro, per una somma contestata di 112 mila euro, c’è anche Giorgio Oppi dell’Udc, da sempre considerato uno dei politici più potenti del Cagliaritano. Ma i 46 consiglieri che rischiano seriamente il rinvio a giudizio alla conclusione dell’inchiesta soo quasi tutti di centrosinistra. L’indagine-bis sui fondi ai gruppi si concentra anche su udc e Partito Sardo d’azione, mentre è stato scagionato Marco Espa del Pd.
Ma ecco tutti i nomi: nel Pd si parte da Chicco Porcu, un tempo fedelissimo di Soru (gli viene contestata la somma di 172173 euro), al sindaco di Sarroch Salvatore Mattana (79 euro). Sono indagati e a rischio processo nel centrosinistra anche Antonio Biancu, Giuseppe Cuccu, Mariuccia Cocco, Giovanni Giagu, Marco Meloni, Francesco Sabatini,Mario Uggias, Simonetta Sanna, Carmelo Cachia, Gavino Manca, il guru della Villacidrese Siro Marroccu, Antonio Calledda, Angelina Corrias, Vincenzo Floris, gli ex sindaci Tarcisio Agus e Beniamino Scarpa, Giuseppe Pirisi, Renato Cugini, Silvio Bachisio Lai, Giovanni Battista Orrù, l’ex presidente del consiglio regionale Giacomo Spissu, Alberto Sanna, Nazareno Pacifico, il sindaco di Alghero Mario Bruno, Gianluigi Gessa, Elia Corda, Alessandro Frau, Steanio Pinna, Giovanni Porcu. Nel Psd’Az sono nel calderone dell’inchiesta sui fondi ai gruppi Efisio Planetta, il sassarese e più voltre segrerario regionale Giacomo Sanna, l’ex presidente dell’Ersu Christian Solinas. Per l’Udc oltre al super capo Giorgio Oppi, anche l’ex assessore regionale Andrea Biancareddu, l’ex assessore alla Cultura Sergio Milia, Roberto Capelli, Sergio Obinu, Sergio Marracini, Vitorio Randazzo, Antonio Cappai, Salvatore Amadu, Alberto Randazzo.













