Si è impegnato, e tanto, insieme ai suoi colleghi, per consentire a circa cento persone di potersi allenare in sicurezza, tra un esercizio di crossfit e un po’ di ginnastica posturale. Ma non è bastato. Anche Fabio Carcangiu, 31enne di Capoterra, coach in una palestra, si trova a terra dopo l’ultimo Dpcm del Governo Conte: “Avevamo allestito degli spazi esterni, comprato disinfettanti e sanificatori adeguati per poter allenare in sicurezza. Ci siamo impegnati e abbiamo rimediato un’altra chiusura. Mi sento stanco e sfiancato, c’è nervosismo e stress. Il Governo non ha visto l’impegno che abbiamo messo”, dice, “veniamo visti come untori ma la verità è che dovevano fare i controlli e chiudere chi non rispettava le norme. Nella mia palestra venivano anche persone delle Forze dell’ordine, siamo sempre stati in regola”.
Adesso, senza lavoro almeno sino al 24 novembre prossimo, va a scomparire anche lo stipendio: “Gli aiuti economici sono previsti, ma bisogna vedere quando arriveranno. Tutti gli iscritti avevano i loro attrezzi personali, al termine di ogni sessione li sanificavano ed era mantenuta la giusta distanza, sempre”.










