Un bonus da 42 milioni di euro per aiutare over 50 e working poor, ovvero i lavoratori poveri, a riprendersi il lavoro dopo averlo perso. L’assessorato regionale del Lavoro lancia il ‘Bonus assunzionali e di stabilizzazione del lavoro’ da quasi 42 milioni di euro, con la costituzione di un fondo per la formazione continua di lavoratori neo assunti. “Oggi la nuova povertà è data proprio dagli over 50 che hanno perso il lavoro e che hanno una grande difficoltà a essere ricollocati. In Sardegna ci sono oltre 110mila famiglie in condizione di povertà relativa”, spiega l’assessore Manca durante la presentazione della misura in consiglio regionale. Gli incentivi sono destinati alle imprese sarde di tutti i settori tranne quello turistico, già oggetto del bando ad hoc Solare, per assunzioni a tempo determinato e indeterminato (per il tempo determinato è previsto uno sgravio sul costo del lavoro del 50% per 12 mesi, per il tempo indeterminato per 24 mesi). I bonus saranno parametrati alle retribuzioni lorde mensili dei neo assunti e determineranno intensità di aiuto maggiori e più incentivanti per i destinatari più svantaggiati o coinvolti in un progressivo peggioramento delle condizioni di vita, anche se già occupati. In particolare le categorie degli over 50, i cosiddetti ‘working poor’, ovvero chi ha svolto nei 12 mesi antecedenti alla presentazione di una domanda un’attività lavorativa subordinata o autonoma, di almeno un mese e che ha dichiarato nell’ultimo anno un reddito annuo lordo pari o inferiore a 15.500 euro, e ancora lavoratori in cig o coinvolti in situazioni di crisi aziendali e disoccupati di lungo periodo (oltre 12 mesi). Gli incentivi saranno erogati in regime de minimis o in esenzione. La seconda linea di intervento della misura riguarda la formazione con un fondo dell’Aspal dedicato alla realizzazione per le imprese, in via facoltativa, di percorsi formativi aziendali.
La misura è stata approvata ieri dalla giunta regionale.











