È rimasto in silenzio per ore sugli scalini della villetta della borgata di Silí, a Oristano, dove la sua ex moglie Monica Vinci aveva ucciso la loro figlia, Chiara Carta di 13 anni, a coltellate e poi strangolandola con il cavetto di uno smartphone. Piero Carta, 53 anni, agente di polizia Locale, ha affidato ai social un messaggio straziante e toccante in ricordo di Chiara: “Amore di papà, so che non potrai leggere e rispondere, ma il mio cuore vuole comunicare con la tua anima. Sin quando sarò vivo continuerai a essere il mio primo pensiero, ogni giorno”. Nel pomeriggio di oggi ci sarà una messa in ricordo della piccola nella parrocchia di San Pietro Apostolo a Silí.
In lacrime anche i compagni di classe e i professori di Chiara Carta, che hanno scritto una lettera pubblica: “Ciao piccola Chiara. La tua giovane vita, ancora in boccio, è stata spezzata dalla solitudine della disperazione. Ci sentiamo tutti inermi di fronte a tragedie di questa natura e proviamo a chiederci perché accadono, senza trovare alcuna risposta. Tutta la comunità scolastica, di cui eri parte da anni, ormai, ti ricorda con grandissimo affetto ed esprime al tuo papà il più sincero cordoglio. Vivrai nel ricordo dei tuoi insegnanti e dei tuoi compagni e amici. Il posto che occupavi in aula rimarrà vuoto ma non quello nei cuori di chi ti ha conosciuto, apprezzato e voluto bene. Riposa in pace, Angelo del Cielo, la tua scomparsa ha sconvolto tutti noi e niente, per chi ti ha conosciuto, sarà più come prima. Il tuo sacrificio sia di monito a tutti noi che ci occupiamo di scuola per continuare nell’opera di educazione alla solidarietà, alla collaborazione e al sostegno verso l’altro, il nostro prossimo, cominciando da chi ci sta più vicino. I tuoi professori, i tuoi compagni, la tua dirigente”.












