L’imprenditore, 43 anni, secondo le accuse sarebbe stato ucciso da Cabras, allora 21enne, a scopo di rapina. Accuse respinte dall’avvocato difensore dell’indagato che aveva chiesto l’assoluzione per il suo assistito. La sentenza è stata emessa dalla corte presieduta dal giudice Giovanni Massidda.
Nella camera prenotata per una nottata i due avevano avuto una lite, poi degenerata: il ragazzo si era scagliato sul 43enne, scaraventandolo a terra per poi strangolarlo con un asciugamano. Una volta ucciso, si era allontanato ma era stato individuato dopo poche ore. “Io e Pergola abbiamo fatto uso di droghe, lui mi stava cercando da tempo. Dopo che abbiamo fatto uso di cocaina e crack ha tentato un approccio sessuale e mi sono difeso”, si era giustificato il ragazzo con le forze dell’ordine. Il suo legale, Giovanni Cabras, aveva tentato la strada della perizia psichiatrica che però era stata respinta. La pm Diana Lecca aveva chiesto l’ergastolo.












