Clamorosa svolta, dopo ben 27 anni, per l’inchiesta riguardante l’omicidio di Nada Cella. Le indagini erano state riaperte grazie allo studio delle vecchie carte da parte della criminologa Antonella Pesce Delfino e dell’avvocata Sabrina Franzone. La procura di Genova, infatti, ha chiesto il rinvio a giudizio per Annalucia Cecere , la donna accusata di avere ucciso il 6 maggio 1996 la segretaria Nada nello studio del commerciale Marco Soracco a Chiavari.
La Cecere è accusata di omicidio volontario aggravato dai futili motivi, e con lei sono a processo anche lo stesso Sarocco e la madre di quest’ultimo: dovranno rispondere di false dichiarazioni al pm e favoreggiamento.
Alla base dell’omicidio, secondo la procura, la gelosia della Cecere nei confronti della vittima, sia per il ruolo ricoperto nello studio che per la vicininanza a Soracco.
Dagli interrogatori, svolto fino a qualche settimana fa, sarebbero emerse tante, troppe bugie e incongruenze. Soracco avrebbe detto che quella mattina era scesa in studio solo qualche minuto dopo le 9.10 ma risulta “invece provato il suo accesso in studio prima delle 9 e la conoscenza della identità dell’autrice della aggressione”, scrive la procura.
Inoltre avrebbe mentito anche sui rapporti intrattenuti con la vittima, negando ogni tipo di relazione riducendo il tutto a una conoscenza occasionale.












